Avvenire di Calabria

L'analisi del club campano che in questo momento è fanalino di coda

L’avversario degli amaranto: il Melfi

Enzo La Piana

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Allo stadio "Arturo Valerio", il Melfi, torna tra le mura amiche dopo l'1-1 con l'Akragas, per affrontare una Reggina in cerca di punti importanti per la sua classifica che si è fatta improvvisamente pesante. L’unico precedente tra i due club, l’8 novembre 2014, dodicesima giornata di andata, con un secco 2-0 i padroni di casa, ebbero la meglio sugli amaranto, con i gol firmati da Berardino e Tortori che aggravarono la crisi di risultati della squadra di Ciccio Cozza. Nella squadra lucana c'è una vecchia conoscenza del club amaranto, l'ex capitano Maurizio Lanzaro,che dopo Salerno e Foggia, ha accettato la corte del sodalizio campano. L’arrivo in panchina di Bitetto, al posto di Romaniello, non è bastato a far decollare l’astronave giallo verde, fanalino di coda con 7 punti in classifica ed appena una vittoria all’esordio (al cospetto della Casertana), 6 sconfitte e 6 pareggi, con la peggiore difesa del Girone C, con 23 gol incassati, 4 in più degli amaranto. L’attacco, dal canto suo, ha segnato poco (appena 10 reti), emblema di un gioco prodotto con sufficienza, senza risultati eclatanti, con un giro palla che lascia a desiderare, dando la possibilità agli avversari di rientrare e sbarrare la strada ai tentativi lucani. Bitetto predilige il 4-4-3, ma adotta spesso il 4-3-1-2. In difesa Libutti, svaria e come terzino destro si muove adeguatamente, mentre è da tenere d’occhio il tridente avanzato, dove De Vena, elemento pericoloso, che in passato ha già fatto male agli amaranto, rappresenta un pensiero in più per la squadra di mister Zeman. Defendi e Gammone completano il reparto avanzato, con Foggia che all'occorenza resta una pedina imprescindibile a disposizione del tecnico campano.

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