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Al via l’analisi di diagnostica del degrado della facciata del Duomo di Cosenza. A condurre le operazioni è l’Università della Calabria (Unical) con un suo team di ricercatori e accademici, guidato da Mauro La Russa, professore di petrografia applicata ai beni culturali presso il dipartimento DiBest. L’idea è quello di un «un massiccio intervento di “make-up” storico-artistico che ripulirà l’edificio dai segni del tempo», come spiega lo stesso docente ai taccuini di Parola di Vita, il settimanale dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. L’iniziativa vedrà un’azione congiunta di Università della Calabria e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cosenza, suggellata da una convenzione stipulata dai due enti.
«Considerato che nel 2022 il Duomo di Cosenza compirà 800 anni, urgono azioni di ammodernamento sismico sulla struttura. La Soprintendenza rappresenta la nostra anamnesi: conserva tutte le informazioni sulla cattedrale non solo di natura storica, ma anche per quanto riguarda i vari rimaneggiamenti subìti. Grazie al loro lavoro, noi possiamo risalire alla miglior cura da adottare per contrastare il degrado. Tra noi e loro esiste un continuo interscambio storico-artistico e architettonico» puntualizzaLa Russa. Ultimato il campionamento, - che sta occupando questa prima fase inizierà la fase laboratoriale, al termine della quale sarà possibile diagnosticare e curare il degrado: «Studieremo in laboratorio il materiale di cava per capire quale prodotto, o consolidante o protettivo, si potrà suggerire alla ditta che appalterà i lavori di restauro, lavori che la Soprintendenza ha già annunciato di voler portare avanti al più presto», prosegue il professore La Russa. che conclude: «Condurremo analisi al microscopio di tipo petrografico, in cromatografia ionica per studiare i sali solubili e con metodologia XRD per saperne di più sulla componente mineralogica e per evidenziare le maggiori forme di degrado sulla facciata».
Il Duomo di Cosenza, principale luogo di culto cattolico in città, è patrimonio culturale Unesco dal 12 ottobre 2011. Costruita nel tredicesimo secolo, la cattedrale sorge nello stesso sito di una chiesa più antica, distrutta da un terremoto nel 1184. La cerimonia di consacrazione risale al 1222, alla presenza dell’imperatore Federico II di Svevia che, per l’occasione, portò in dono la famosa Stauroteca.
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