Avvenire di Calabria

«La natura umana può aprire dei grandi vuoti, ma solo Dio può colmarli con l'abisso della sua misericordia»

L’eparca di Lungro ricorda le vittime del Raganello

Così monsignor Donato Oliverio nella sua lettera di augurio ai sacerdoti, alle religiose e ai fedeli laici per questo Natale

Redazione Web

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“Il mio pensiero in questo Natale va alla nostra comunità di Civita che, nei mesi scorsi, è stata profondamente ferita dalla straziante tragedia che ha travoto due gruppi di escursionisti lungo le gole del Raganello,nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, causando dieci morti. Ricodarli è necessario, anzi è doveroso. La natura umana può aprire dei grandi vuoti, ma solo Dio può colmarli con l'abisso della sua misericordia. Il nostro cuore è colmo della speranza del Signore che nasce, e radicati nella fede, viviamo insieme la celebrazione del Natale fissando lo sguardo su Gesù Bambino, Colui che è nato per noi, per amore, che possa portare luce nei nostri cuori. E la luce di Dio, che splende nella nascita di Gesù, possa creare pace in noi e in tutte quelle persone che hanno vissuto quella terribile tragedia...”.
Questo il pensiero particolare di S.E. Mons. Donato Oliverio, vescovo dell'eparchia di Lungro, nella sua lettera di augurio ai sacerdoti, alle religiose e ai fedeli laici per questo Natale. Una festa lieta e santa che, con il suo clima, i suoi inviti e le sue celebrazioni, vuole aprire il cuore di tutti al mistero dell'amore di Dio, per far diventare Dio uomo anche nel nostro cuore. Una gioia, quest'anno più ricercata che mai, nello splendore della luce dell'angelo e nel suo annuncio che sana le ferite e protegge. Una gioia derivante dall'incontro col divino Bambino, che è capace di trasformare e rinnovare.
Con il suo sentito e filiale ringraziamento al Santo Padre per la concessione dell'udienza speciale il 25 Maggio p.v., una grazia davvero speciale per la nostra Chiesa, il vescovo Donato porge gli auguri più sentiti per il Santo Natale e l'inizio dell'Anno Nuovo, momento celebrativo del I centenario dell'Eparchia, ricordando ognuno e tutti nella sua preghiera quotidiana.

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