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Questa sera numerosi luoghi istituzionali di Roma saranno illuminati di rosso. Sono state infatti numerose le adesioni all’iniziativa di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), che in tal modo intende sensibilizzare Istituzioni, responsabili politici e opinione pubblica nei confronti delle violazioni della libertà religiosa. Sarà una serata, spiega Acs in una nota, nella quale denunciare i troppi abusi nell’applicazione della legge pakistana sulla blasfemia, le condanne a morte per quello che in tante Nazioni viene considerato reato di apostasia, la persecuzione contro le migliaia di ragazze, appartenenti alle minoranze religiose, le quali vengono sequestrate, convertite con la forza e costrette a sposare il proprio rapitore. Senza dimenticare gli innumerevoli attacchi jihadisti, in Africa innanzitutto, le decine di sacerdoti e religiosi rapiti, in Nigeria in modo particolare. Il colore rosso ricorda dunque il troppo sangue versato dai fedeli appartenenti alle diverse religioni – a cominciare da quella cristiana -, i quali non possono professare pubblicamente la propria fede. La Settimana Rossa (Red Week), iniziata lo scorso 17 novembre, trova il suo culmine con il Red Wednesday. Su iniziativa di Acs Italia, infatti, oggi verranno illuminati di rosso il Colosseo, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi e la Farnesina. Ma saranno illuminate di rosso anche le Ambasciate presso la Santa Sede di Burkina Faso (Paese che ha registrato un aumento del 69% delle vittime causate dall’estremismo islamico, per un totale di 3.600 morti, nel solo 2022), Camerun, Francia, Italia, Macedonia del Nord, Slovenia, Spagna e Ungheria, mentre hanno espresso sostegno all’iniziativa le Ambasciate presso la Santa Sede di Stati Uniti, Ghana, Brasile e Israele. Eventi analoghi si svolgeranno in numerose parti del mondo, in Australia, Slovacchia, Germania, Francia, Canada, Messico e Colombia. Il diritto umano fondamentale alla libertà di religione è violato in un Paese su tre (31%), vale a dire in 61 Nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata. La discriminazione e la persecuzione sono chiaramente evidenti in 61 Paesi, e in 49 di questi è il governo che perseguita i propri cittadini per motivi religiosi. Il totale dei cristiani che vivono in terre di persecuzione è pari a oltre 307 milioni di fedeli.
Fonte: Agensir