Avvenire di Calabria

Il presidente dell’Ace è intervenuto a ''Popolo Sovrano'' su RaiDue parlando dell'ambulatorio solidale, ma non solo.

L’intervento di Lino Caserta: «Riforma? Sanità a rischio»

Federico Minniti

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

«Regionalismo differenziato? I diritti dei pazienti meridionali sono a rischio». Questo l’allarme lanciato dal palco di Rai Due da Lino Caserta, presidente dell’Ace, l’ambulatorio solidale di Reggio Calabria, che ha raccontato la propria esperienza ai microfoni di Alessandro Sortino, conduttore di Popolo Sovrano. Il medico reggino, però, non si è limitato a illustrare ai telespettatori la buona prassi dell’Ace, fornendo una riflessione sull’annunciata riforma del Governo gialloverde. «L’Italia è divisa in due parti, e, prima di parlare del “caso–Calabria”, – ha spiegato Caserta – occorre precisare che si tratta di un problema che riguarda tutto il comparto del Mezzogiorno. Gran parte delle regione del Sud, infatti, si trovano commissariate per provare a rintrare dal debito contratto con lo Stato». Questa una prima panoramica offerta da Caserta che, poi, approfondisce degli aspetti significativi: «Due sono i dati drammatici che testimoniano di un’Italia profondamente divisa: il cittadino del Meridione – ha sottolineato il medico reggino – vive, in media, due anni in meno rispetto a un abitante del Nord e la mortalità precoce per malattie croniche, come il diabete, l’ipertensione o il cancro al Sud sta aumentando, mentre nel resto delle regioni “ricche” si sta riscontrando un trend completamente opposto». Incalzato dalle domande di Sortino, Caserta ha poi declinato la vision che c’è dietro l’esperienza della Emergency di Calabria come è stata definita dallo stesso giornalista romano: «Sono tantissimi i meridionali che non riescono più a curarsi: per questo nasce l’Ace, un’associazione di medici e amici che credono nel principio di solidarietà, per dar vita a questo ambulatorio di medicina solidale che offre prestazioni a 20mila cittadini di Reggio Calabria», ha chiosato Caserta. «Una risposta di sussidiarietà rispetto all’incapacità dello Stato», il commento di Sortino.

Articoli Correlati