Avvenire di Calabria

La venerata effigie ha lasciato l'Eremo e raggiunto la Cattedrale a bordo di un bus scoperto dell'Atam

Madonna della Consolazione, l’inedito trasferimento e l’accoglienza in Duomo

La gioia dei fedeli, in preghiera per la loro Madre

di Redazione web

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Per il secondo anno consecutivo, a causa del periodo ancora segnato dalla pandemia, la tradizionale processione non c'è stata. Il quadro della Madonna della Consolazione ha tuttavia lasciato il Santuario dell’Eremo, per raggiungere la Basilica Cattedrale, anche se in modo insolito. A bordo di un bus scoperto e debitamente allestito che l’Atam, l’Azienda locale del trasporto pubblico, ha messo a disposizione proprio per agevolare il trasferimento.


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La venerata Effigie della Patrona della diocesi di Reggio Calabria - Bova, pur non percorrendo lo storico tragitto che la processione teneva secondo la tradizione, ha potuto ugualmente far ingresso in Duomo, accolta da un numero senz’altro ristretto di fedeli, per via delle disposizioni anticovid, ma con la stessa devozione di sempre. Monsignor Fortunato Morrone, per la prima volta da quando è pastore della Chiesa reggina, ha accolto la Madonna della Consolazione davanti al portone della Cattedrale, insieme al Capitolo metropolitano. Sul sagrato, anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e i rappresentanti della giunta comunale hanno atteso l'arrivo del quadro.

Il quadro accolto in Duomo

Il quadro ha fatto poi ingresso in Duomo, verso l’altare accompagnato dai frati cappuccini e da una delegazione di portatori, preceduto dall’arcivescovo e dal Capitolo. Sul presbiterio davanti all’altare, i cappuccini hanno consegnato l’effigie a monsignor Morrone. «Eccellenza, abbiamo accolto con gioia la sua parola che ci invita a vivere cristianamente la festa, ad aprire il cuore a Maria. Le affidiamo la nostra Madonna che ci accompagna da secoli, certi che la Vergine Maria viene ancora una volta nella città di Reggio, per portare il suo figlio Gesù», ha detto, nell’affidare il quadro all’arcivescovo, il padre provinciale, Pietro Ammendola. «L’augurio - ha continuato - è che in tutti quanti noi che viviamo questo evento di grazia, possa crescere Gesù».


PER APPROFONDIRE: Madonna della Consolazione, ecco i dettagli del programma della festa


Subito dopo, i portatori hanno collocato il quadro della Madonna della Consolazione nell’abituale cornice posta nell’abside del Duomo. Qui vi resterà fino alla domenica di Cristo Re, il 21 novembre. Un momento questo, accompagnato, con particolare partecipazione, dai fedeli e dal clero presenti e seguito da un momento di preghiera presieduto dall’arcivescovo Morrone.

La preghiera di Morrone alla Madonna della Consolazione

«Santa Maria, Madre di Dio prega per noi, affinché siamo degni di accoglierti e nell’accoglierti, degni di accogliere tuo figlio. Unica certezza della nostra esistenza quotidiana». Nel volgere lo sguardo ancora alla Patrona, «Maria - ancora il presule - ti affidiamo la nostra città e gli abitanti che sono tuoi figli, perché in Gesù siamo stati riscattati da ogni male. Ti affidiamo i più fragili, chi si prende cura di essi, ma anche i più forti. Ti affidiamo - ancora Morrone - gli amministratori, perché per il bene di tutti i cittadini possano gustare la gioia della giustizia e della pace».

(foto di Salvatore Aroi)

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