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Essere un papà oggi: non solo sostegno, ma presenza e affetto per una crescita armoniosa
Il concetto di paternità ha subito un’evoluzione significativa nel corso dei decenni, dove identità e ruolo sembrano aver assunto connotati decisamente più complessi e variegati, aprendo a nuove riflessioni e sfide.
Dalla seconda metà del XX secolo, come evidenziano alcuni sociologi, la trasformazione del concetto di famiglia si è fortemente velocizzato favorendo nuovi diritti nei riguardi delle donne e parità nelle decisioni familiari. Ciò ha permesso una diversa interazione tra ruoli educativi e preparato un nuovo modello di paternità: non più provider economico, ma attore protagonista nel processo educativo e affettivo dei figli. Così, il padre ha iniziato a rivestire i panni del compagno di vita che, assieme alla partner, condivide la responsabilità domestica ed educativa. Tale cambiamento ha aperto la strada a una paternità più consapevole, basata sulla comunicazione, sul supporto emotivo e sul coinvolgimento diretto nella vita quotidiana dei figli.
Tuttavia, nonostante i progressi, la paternità affronta nuove sfide legate alla conciliazione tra vita familiare e lavoro. Sebbene oggi ci sia una maggiore condivisione delle responsabilità domestiche, molte professioni continuano a imporre ai coniugi orari di lavoro rigidi, impedendo di dedicare tempo sufficiente e di qualità alla famiglia, soprattutto nel periodo delicato dell’infanzia dei figli. In tale circostanza il padre si trova a ridefinire il proprio ruolo in un contesto sociale dai toni sbiaditi e in costante mutamento. Ciò permette di rilevare come, differentemente dal passato, dove il padre sapeva esattamente cosa ci si aspettasse da lui, oggi le richieste risultino ambigue e fuorvianti.
È comune il sentire di molti padri, confusi riguardo al loro ruolo, sospesi tra l’incisività e la piaggeria, l’autorità e il cameratismo. Questa contraddizione genera insicurezza nella gestione dei figli, provocando un senso di inadeguatezza, frustrazione e bisogno di fuga. Per affrontare queste sfide e superare la crisi di identità è fondamentale che la società e le istituzioni offrano un supporto concreto ai padri, promuovendo politiche che favoriscano una maggiore conciliazione tra lavoro e vita familiare.
È importante che le agenzie educative, la cultura popolare e i media la smettano di rappresentare i padri come un’autorità pretenziosa o distaccata, ma si impegnino a rivelarli come uomini vulnerabili, empatici e coinvolti nel percorso educativo dei figli. È, altresì, necessario che i padri si riconoscano protagonisti di un rinnovamento culturale, alimentando il senso di nostalgia e preoccupazione per il forte divario tra ciò che ci si aspetta da un padre e ciò che gli è veramente concesso.
PER APPROFONDIRE: Il rinnovamento dello studio della storia della Chiesa
La sensibilità moderna richiede di superare i vecchi stereotipi, puntando su una figura paterna più consapevole, presente e partecipativa. Solo in questo modo sarà possibile creare una società in cui la paternità non sia soltanto un ruolo, ma una risorsa fondamentale per il benessere dei figli e della famiglia nel suo insieme.
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Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
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