Giovanni XXIII: a 10 anni dalla canonizzazione una mostra al Refettorio Monumentale dell’Abbazia di Follina
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È grande l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nel trattamento e nella diagnosi della malaria, ma è fondamentale intervenire anche nella prevenzione, come fa in Uganda e Sud Sudan. Lo ricorda l’organizzazione, in occasione della Giornata mondiale della malaria, che ricorre domani, 25 aprile.
Nel corso del 2023, in Uganda, sono stati diagnosticati 716.903 casi di malaria, di cui il 99% confermati dalle analisi di laboratorio. Sono 224.956, invece, i casi accertati di bambini al di sotto dei cinque anni con questa malattia. Oltre a diagnosticare e trattare la malaria, il Cuamm è impegnato in interventi di sensibilizzazione e prevenzione, in particolare nei Distretti di Oyam e Kolo (regione di Lango) che sono tra i più severamente colpiti dall’epidemia. In queste aree il Cuamm promuove la creazione di “smart home”, ovvero case in cui vengono adottati una serie di accorgimenti funzionali a limitare la proliferazione delle zanzare anofele. Zanzariere, spray repellente a lunga durata, recipienti d’acqua sempre coperti e la coltivazione di una pianta locale che allontana gli insetti sono piccoli ma funzionali accorgimenti che rendono una casa “intelligente” e che consentono, come dimostrato, di impedire la diffusione della malattia.
A Kampala, inoltre, nell’ambito del progetto “Erase – Rise against malaria project – Supporto alla prevenzione, diagnosi e trattamento della malaria nel contesto della pandemia di Covid-19″ sostenuto da Aics, è stata presentata una ricerca sulla malaria in gravidanza e la farmaco-resistenza. Condotta da Medici con l’Africa e Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha permesso di rafforzare le pratiche di prevenzione e controllo della malaria nelle comunità, migliorando la qualità dei servizi di salute a livello comunitario e nelle strutture sanitarie sempre nei distretti di Oyam e Kole.
In Sud Sudan la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della malaria fanno parte degli interventi di routine che il Cuamm porta avanti trasversalmente, dalle comunità agli ospedali passando per le strutture sanitarie. Nel 2023 il Cuamm ha trattato 528.956 casi di malaria, di cui 167.328 casi di bambini di età inferiore ai cinque anni.
“Qui i casi di malaria sono all’ordine del giorno. Al momento la maggior parte dei pazienti viene seguita in ambulatorio per poi proseguire il trattamento a casa – spiega Sofia Pettenuzzo, specializzanda in malattie infettive, che al momento si trova all’Ospedale di Lui con il Cuamm –. Ora, però, con l’inizio della stagione delle piogge c’è preoccupazione per l’aumento dei casi, soprattutto nei bambini. Ogni anno, nel mese di maggio, aumentano i ricoveri per malaria grave nei bimbi, che sono quelli che hanno gli esiti peggiori e le manifestazioni cliniche più importanti”.
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