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Un momento di grande importanza per tutti i catechisti, educatori, ministranti e animatori della diocesi, chiamati a rinnovare il loro impegno nella comunità ecclesiale.
L'inizio del nuovo Anno pastorale per la diocesi di Reggio Calabria-Bova segna anche una rinnovata attenzione per il settore dell'evangelizzazione e della catechesi. Quest'anno, l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone, conferirà il mandato catechistico a tutti gli operatori pastorali, in occasione della celebrazione che si terrà domenica 3 novembre, alle 18, nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria.
Alla celebrazione parteciperanno tutti i catechisti, gli educatori di Azione Cattolica, i Capi Scout e tutti gli altri animatori che durante l’anno cureranno momenti di catechesi e di animazione dei gruppi parrocchiali e associativi della diocesi di Reggio Calabria-Bova, ma anche ministri straordinari della Comunione già istituiti o di nuova istituzione, ministri della consolazione, operatori Caritas.
Nella lettera indirizzata ai sacerdoti della diocesi reggina, il vicario episcopale per l'evangelizzazione, la famiglia e i laici, don Antonio Bacciarelli, invita i confratelli a partecipare come concelebranti alla Messa di conferimento del mandato catechistico, come segno tangibile di vicinanza e accompagnamento con la preghiera «a tutti i nostri operatori che vivono, nella sinodalità della Chiesa, la corresponsabilità nelle attività pastorali delle nostre comunità».
L’incontro di tutti i catechisti, tra di loro e insieme con il vescovo, è un momento molto importante per la connotazione ecclesiale che riveste la celebrazione del mandato, anche alla luce del Motu proprio di papa Francesco sul ministero del catechista.
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Con il Motu proprio “Antiquum ministerium” del 2021, papa Francesco ha istituito il ministero laicale del catechista. Una determinazione che va nel segno di una valorizzazione del ruolo dei laici nella comunità e, allo stesso tempo, volta a dare slancio all’evangelizzazione.
«Senza nulla togliere alla missione propria del vescovo di essere il primo catechista nella sua diocesi insieme al presbiterio, che con lui condivide la stessa cura pastorale, e alla responsabilità peculiare dei genitori riguardo la formazione cristiana dei loro figli, è necessario - scrive il Santo Padre - riconoscere la presenza di laici e laiche che, in forza del proprio Battesimo, si sentono chiamati a collaborare nel servizio della catechesi».
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