Avvenire di Calabria

A Catanzaro 170 opere al Complesso monumentale del San Giovanni

Marc Chagall e la Bibbia, una narrazione grafica

di Redazione web

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Un percorso espositivo che si sviluppa attraverso 170 opere grafiche realizzate da Marc Chagall, per conoscere il rapporto dell'artista con la religione ebraica e la sua personalissima maniera di rileggere, in chiave pittorica, il messaggio biblico. Ha per tema "Chagall. La Bibbia", la mostra dedicata all'artista russo (1887-1985), che, dal 23 maggio al 29 agosto, sarà ospitata nel Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro.

L'esposizione, a cura di Domenico Piraina, sarà corredata da un ampio apparato didattico incentrato sui temi chagalliani e biblici, sull'ebraismo in Calabria e sulle influenze dell'arte ebraica sulla cultura contemporanea. La mostra, prodotta e organizzata dal Comune di Catanzaro- Assessorato alla Cultura con Arthemisia, è realizzata grazie al contributo della Regione Calabria, al patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro e al contributo della Fondazione Cultura e Arte.

Il catalogo delle opere è edito da Rubbettino. "Attraverso le serie della Bibbia, in bianco e nero e a colori, e La storia dell'Esodo, la mostra - è spiegato in una nota - si propone di evidenziare quel 'segreto' che l'artista ha voluto trasmettere, cercando di mettere in luce le motivazioni profonde delle sue scelte, il suo approccio al 'Libro', di illustrare come la Bibbia per lui sia soprattutto una storia di uomini, una vicenda di patriarchi e di profeti, di re e di regine, di spose, di pastori: Noè, Abramo, Giacobbe, Isacco, Rebecca, Rachele, Giuseppe, Mosè, Aronne".

Un itinerario narrativo che ripercorre i fatti biblici come una speciale galleria di figure. Per l'artista, infatti, la Bibbia non è la storia della Creazione ma delle creature. Ma la mostra rappresenta anche un'occasione eccezionale per gettare uno sguardo sui rapporti che hanno unito nei secoli la Calabria al popolo di Abramo. Storia antichissima che ha lasciato tracce indelebili non solo nel patrimonio orale ma anche nelle fonti, nell'archeologia, nella conformazione urbanistica di molte città calabresi. Un passato, quello della Calabria Judaica, che continua a intrecciarsi continuamente con il presente, nel profondo desiderio di ritessere i fili di una narrazione segnata da momenti di pacifica convivenza interreligiosa e periodi di soprusi e di violenze.

A completamento saranno esposte anche le opere di due artisti contemporanei Max Marra e Antonio Pujia una ristampa anastatica del 2006 dell'unico, antico e raro incunabolo conosciuto con il titolo Commentarius in Pentateuchum di Rashi (Rabbi Salomon ben Isaac), tomo edito con caratteri ebraici mobili (senza vocali) a Reggio Calabria il 18 febbraio1475 (l'originale è conservato nella Biblioteca Palatina di Parma).

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