Avvenire di Calabria

L'amore verso la mamma scomparsa prematuramente diventa un gesto di speranza per i pazienti dell'area grecanica

Il dolore che diventa amore, speciale donazione al Tiberio Evoli di Melito

L'iniziativa di solidarietà concretizzatasi con l'inaugurazione dell'ambulatorio di riabilitazione cardio-respiratoria

di Claudia Pugliese

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Quando il dolore di trasforma in amore e speranza. È il sentimento che sta alla base della "speciale" donazione fatta all'ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo, su iniziativa dei figli di una mamma e docente, molto attiva nel sociale e nella comunità parrocchiale di Masella di Montebello Jonico dove svolgeva con passione il suo servizio verso il prossimo.

Melito Porto Salvo, all'Evoli inaugurato ambulatorio di riabilitazione cardio-respiratoria

Il 22 marzo è stato inaugurato l’ambulatorio di riabilitazione cardio-respiratoria presso il reparto di Cardiologia, diretto dal primario, la dottoressa Bruna Miserrafiti, dell’ospedale Tiberio Evoli, di Melito Porto Salvo. L’ambulatorio è stato messo a punto grazie a una donazione fatta in memoria di Maria Assunta Sapone, giovane mamma e docente prematuramente scomparsa.


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Per attrezzarlo, sono state acquistate due cyclette, una spalliera e un tapis roulant, che serviranno per la riabilitazione fisica post attacco cardiaco o per problemi respiratori dovuti al Covid. Come ha dichiarato, il primario Miserrafiti, il reparto non aveva un suo ambulatorio, i fisioterapisti, infatti, svolgevano il loro lavoro in una vecchia palestra, ma le attività negli ultimi anni erano state bloccate a causa della pandemia da Covid-19.

Finalmente i pazienti dell’Area Grecanica usufruiranno di un servizio importantissimo per la Salute pubblica! La dottoressa Miserrafiti ha espresso la sua soddisfazione per questo grande passo in avanti, ritenendolo un segno di fiducia per il tanto bistrattato ospedale melitese, un tempo fiore all’occhiello della sanità reggina. L’obiettivo primario è che presto l’ospedale possa tornare a servire e curare un’area così estesa, senza che i pazienti siano costretti a spostarsi a Reggio o, nei peggiori casi, fuori regione per ottenere le cure di cui hanno bisogno.

La dottoressa ha, altresì, sottolineato che, pur in mezzo a infinite difficoltà logistiche quotidiane, il reparto va avanti grazie alla professionalità e all’abnegazione del personale medico e paramedico da lei coordinato.

Iniziativa nata dalla speciale donazione in memoria di una mamma molto attiva nel sociale e in parrocchia

Quest’iniziativa nasce da un profondo dolore che si fa amore, nasce nel ricordo di Maria Assunta Sapone, una mamma di Masella venuta a mancare improvvisamente e inaspettatamente, circa un anno e mezzo fa. La donazione è stata lanciata sui social, attraverso il sistema del crowfunding, dai familiari di Maria Assunta Sapone.

L’idea è nata al figlio Angelo, che all’indomani delle esequie, ha notato come sarebbe stato gradito alla mamma se in sua memoria fosse stata compiuta un’opera di bene per la comunità. Maria Assunta, infatti, oltre che una mamma e una zia amorevole, è stata una donna di fede, impegnata nel sociale, nella parrocchia e nella comunità. Era una donna molto attiva Maria, che aveva a cuore il proprio contesto territoriale, ed era appena riuscita a coronare il suo sogno di diventare un’insegnante di sostegno, quando improvvisamente, è stata chiamata in Cielo.

Un gesto concreto d'amore e speranza

I figli Chiara, Angelo e Francesco hanno, di comune accordo, portato avanti questa importante iniziativa, che ha richiesto lunghe pratiche burocratiche, fino a ieri quando finalmente sono state apposte le targhette commemorative ai macchinari con cui è stato attrezzato l’ambulatorio.

Alla breve e semplice cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, oltre ai familiari e agli amici più stretti, il personale medico, paramedico e dirigenziale, il dottor Zuccarelli, dell’Ospedale Tiberio Evoli, ed il vicesindaco del Comune di Montebello Jonico, Giovanni Foti.


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Le famiglie Sapone-Monterosso ringraziano di vero cuore tutti gli amici e conoscenti che hanno risposto all’appello per la raccolta fondi, e, anche se l’augurio è quello di non averne mai bisogno, sono felici di aver donato alla comunità dell’Area Grecanica, la possibilità di usufruire di un servizio tanto essenziale per la salute, soprattutto in un momento difficile come quello post-Covid, e all’ospedale di Melito, una nuova realtà per cui esser fieri, nella speranza che il nosocomio torni presto ad essere un importante riferimento sanitario della provincia reggina. Del resto nessuno muore, se chi resta continua a vivere nel suo esempio e ricordo d'amore!

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