Avvenire di Calabria

Da Cosenza a Reggio Calabria, forte la devozione in molti centri della regione sia a giugno che ad agosto

La Chiesa ricorda il martirio di Giovanni Battista, Santo fortemente venerato anche in Calabria

A Gallicianò la tradizionale processione della statua che lo raffigura da bambino, a Scilla riapre al culto la chiesa a lui dedicata

di Redazione Web

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Giovanni Battista è l’unico Santo, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra, oltre al giorno della nascita terrena (24 giugno), oltre a quello del martirio, il 29 agosto.


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Patrono dei monaci, San Giovanni Battista battezzò Gesù nelle acque del fiume Giordano, morì martirizzato ed è chiamato il “Precursore” perché annunciò la venuta di Cristo. Celebre l’episodio in cui sussultò di gioia nel grembo della madre, Elisabetta, quando ricevette la visita di Maria.

La memoria del martirio di san Giovanni Battista

Giovanni è il cugino di Gesù, concepito tardivamente da Zaccaria ed Elisabetta, entrambi discendenti da famiglie sacerdotali: la sua nascita è collocata circa sei mesi prima a quella di Cristo, in coerenza con l’episodio evangelico della Visitazione di Maria a Elisabetta.

La data della morte, invece, avvenuta fra il 31 e il 32, si fa risalire alla dedicazione di una piccola basilica risalente al V secolo nel luogo del suo sepolcro, Sebaste di Samaria: in quel giorno, infatti, sembra sia stata ritrovata la sua testa che Papa Innocenzo II fa traslare a Roma nella chiesa di San Silvestro in Capite. La celebrazione del martirio di Giovanni Battista ha origini antiche: è già presente in Francia nel V secolo, a Roma in quello successivo.

Chi era Giovanni il Battista?

Giovanni Battista è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. Nel Vangelo di Luca (1, 5) si dice che era nato in una famiglia sacerdotale, suo padre Zaccaria era della classe di Abia e la madre Elisabetta, discendeva da Aronne. Primo profeta, è stato proprio Giovanni a battezzare lo stesso Gesù istituendo di fatto il primo sacramento della vita di un cristiano.

Il martirio di San Giovanni Battista

Giovanni Battista era considerato un profeta delle genti. Aveva operato senza indietreggiare davanti a niente, neanche davanti al re d’Israele Erode Antipa, che aveva preso con sé la bella Erodiade, moglie divorziata da suo fratello. Ciò non era possibile secondo la legge ebraica perché il matrimonio era stato regolare e fecondo, tanto è vero che era nata una figlia Salomè. Per questo motivo un giudeo osservante e rigoroso come Giovanni, sentiva il dovere di protestare verso il re per la sua condotta. Infuriata Erodiade gli portava rancore, ma non era l’unica; perché il Battesimo che Giovanni amministrava, perdonava i peccati, rendendo così inutili i sacrifici espiatori, che in quel tempo si facevano al Tempio, e ciò non era gradito ai sacerdoti giudaici.

La decapitazione e la testa portata su un vassoio

Erode fece, dunque, arrestare e mettere in carcere Giovanni Battista su istigazione di Erodiade, la quale avrebbe voluto che fosse ucciso. Erode Antipa, però, temeva Giovanni, considerandolo uomo giusto e santo, preferiva vigilare su di lui e l’ascoltava volentieri, anche se restava molto turbato. Fin quando, per Erodiade venne il giorno favorevole. Quando il re diede un banchetto per festeggiare il suo compleanno, invitando tutta la corte ed i notabili della Galilea.

Alla festa partecipò con una conturbante danza anche Salomè, la figlia di Erodiade e quindi nipote di Erode Antipa; la sua esibizione piacque molto al re ed ai commensali, per cui disse alla ragazza: «Chiedimi qualsiasi cosa e io te la darò». Salomé chiese alla madre consiglio ed Erodiade prese la palla al balzo, e le disse di chiedere la testa di Giovanni Battista. A tale richiesta fattagli dalla ragazza davanti a tutti, Erode ne rimase rattristato, ma per il giuramento fatto pubblicamente, non volle rifiutare e ordinò alle guardie che gli fosse portata la testa di Giovanni, che era nelle prigioni della reggia. Il Battista fu decapitato e la sua testa fu portata su un vassoio e data alla ragazza che la diede alla madre. I suoi discepoli saputo del martirio, vennero a recuperare il corpo, deponendolo in un sepolcro; l’uccisione suscitò orrore e accrebbe la fama del Battista.

Un Santo venerato anche in Calabria: le feste di San Lucido e Gallicianò

In particolare, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 24 giugno anche in Calabria. Sono molte, infatti, le cittadine e i borghi che vivono con tradizione la festa del Santo Patrono. Tra queste c'è senza alcun dubbio San Lucido, in provincia di Cosenza, dove il 22 giugno si svolge la tradizionale processione a mare del Santo con la benedizione del mare e il 24 giugno la processione per le vie del centro storico del paese, con la tradizionale fiaccolata.


PER APPROFONDIRE: San Giovanni Battista, tradizioni e forte devozione anche in Calabria


San Giovanni Battista è anche il Santo patrono della borgata grecanica di Gallicianò. Qui viene festeggiato il 28 e il 29 agosto, in occasione della memoria del suo martirio. La chiesa, di origine bizantina, intitolata al cugino di Gesù, ospita due statue di San Giovanni Battista che lo raffigurano da adulto, nella statua in marmo - opera settecentesca della scuola del Gagini - esposta nella nicchia sopra l'altare, e da bambino, nel simulacro che viene portato il processione per le vie del paese proprio il 29 agosto (ore 17:30).

Scilla, dopo 13 anni riapre al culto la chiesa-baracca dedicata a San Giovanni Battista

Quella di oggi a Scilla sarà un'attesa doppia festa. Questa sera alle ore 19, infatti, nel cuore nascosto della parte alta del centro tirrenico, dopo oltre tredici anni di interventi di emergenza e di restauro riapre al culto la chiesa-baracca di San Giovanni Battista. Sarà presente l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone.

Il piccolo edificio sacro fu realizzato all'indomani del terribile terremoto del 28 dicembre 1908 che rase al suolo gran parte delle città delle province di Reggio Calabria e Messina. Papa San Pio X fu fra i più attivi a venire incontro alle esigenze materiali e spirituali delle popolazioni martoriate ed anche di Scilla. Sorse così la piccola chiesa intitolata al Battista.

Il programma della giornata prevede alle 17 la traslazione della venerata statua dalla chiesa di San Rocco alla chiesetta di San Giovanni. L'itinerario che toccherà le vie Umberto I, Matteotti, Parco e Libertà.

Dopo la recita del Rosario alle 18, seguirà alle 19 la Solenne concelebrazione eucaristica per la riapertura al culto della chiesa restaurata di San Giovanni Battista. Sarà presieduta dall'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone.

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