Reggio Calabria, il Serra Club incontra don Simone Gatto
Nel salone parrocchiale del Santuario di San Paolo, il direttivo del Club Serra di Reggio
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani, Stefano Bisi, ha scritto una lettera al quotidiano Avvenire dopo un editoriale del nostro direttore, don Davide Imeneo, dal titolo “Chiamiamola massomafia”, una riflessione all’indomani dell’operazione Reghion e che anticipava gran parte dei contenuti dell’indagine Mammasantisima, coordinata dal PM Lombardo (nella foto). Bisi afferma che «in questa occasione siano stati superati tutti i limiti del buonsenso e della libera opinione». Il termine “massomafia”– a dire di Bisi - «marchia in modo inaccettabile, infamante e totalmente falso una Istituzione che con la Mafia non ha nulla da spartire». Marco Tarquinio, direttore dell’Avvenire, pubblicando tali “dimostranze” che riportiamo – in parte - ai nostri lettori. «Lei possa e debba dolersi soprattutto del fatto – scrive Tarquinio - che affiliati alla ’ndrangheta siano o siano stati anche "fratelli" accettati e riconosciuti in logge massoniche. Si tratta, come sinceramente spero, di personaggi di una “massoneria deviata”? C’è da augurarsi che emerga. E perché questo accada è necessario che lo si dica, lo si denunci: quei “liberi muratori” non vanno solo smentiti, vanno sconfessati. Per questo spiega il direttore del quotidiano Avvenire – servono dosi serie di chiarezza e di trasparenza, e il coraggio della ramazza. Che non va usata di certo per mettere la polvere (in questo caso da sparo, o di sporchi affari) sotto al tappeto. Serve, insomma, la stessa sana fatica che altre realtà – civili e anche ecclesiali – affrontano a causa dei "tradimenti" e delle "sporcizie" che emergono al loro interno. Anche così si affianca con efficacia la battaglia per la giustizia della magistratura, delle forze dell’ordine, della buona politica e della vera società civile. La massomafia c’è, eccome: va riconosciuta, portata allo scoperto e sconfitta. A ognuno, - conclude Tarquinio - massoni compresi, spetta di fare fino in fondo la propria parte. Senza paura delle parole, a viso aperto».
Nel salone parrocchiale del Santuario di San Paolo, il direttivo del Club Serra di Reggio
Si tratta di un nuovo percorso che accompagna non solo i disabili sensoriali ad apprezzare il patrimonio artistico e culturale di Palazzo Piacentini
L’ente camerale ha pubblicato un avviso pubblico sul proprio sito istituzionale rivolto alle realtà reggine del settore
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