
Il Gal Terre Locridee si candida per il progetto NextMed
Un’opportunità importante per contribuire alla rigenerazione urbana attraverso soluzioni innovative e sostenibili Non guarda solo
Circa 500 mila studenti affronteranno, oggi, la prima prova degli esami di maturità. In questo articolo abbiamo raccolto una serie di contributo nel tentativo di offrire una panoramica dettagliata su quello che è considerato l’esame più importante per i ragazzi.
Con Francesca Cilea, insegnante di lettere al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, abbiamo esplorato in profondità in che modo docenti e genitori possano supportare i ragazzi in questo periodo molto importante, lavorando sulla consapevolezza, l’incoraggiamento e la motivazione.
Adesso siamo anche suWhatsAppnon perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE
Ester Filocamo, maturanda del Liceo Linguistico Tommaso Gulli di Reggio Calabria, ci ha raccontato la sua esperienza personale, ripercorrendo le tappe che l’hanno portata fino alla vigilia dell’esame di maturità. Attraverso le sue parole, abbiamo potuto esplorare i sogni e le speranze di una giovane studentessa che guarda al futuro con determinazione e ottimismo.
Oggi iniziano gli esami di maturità per 526.317 studenti, di cui 512.530 interni e 13.787 esterni. Gli studenti verranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi.
I licei registrano il maggior numero di candidati, con 266.057 studenti, seguiti dagli istituti tecnici con 172.504 studenti, e dagli istituti professionali con 87.756 studenti. La prima prova, uguale per tutti, inizia alle 8.30. La seconda prova, specifica per ogni indirizzo di studio, si terrà giovedì alle 8.30. Da lunedì prossimo inizieranno i colloqui, con un massimo di 5 candidati ascoltati al giorno per commissione.
I NOSTRI APPROFONDIMENTI: Stai leggendo un contenuto premium creato grazie al sostegno dei nostri abbonati. Scopri anche tu come sostenerci.
Quest'anno il 96,4% degli studenti è stato ammesso agli esami, mentre il 3,6% non è stato ammesso. Il Molise registra il più alto tasso di ammessi con il 98,2%, seguito da Basilicata con il 97,1%, Veneto con il 96,9% e Lazio e Campania con il 96,8%. In Calabria la percentuale di ammessi è del 96,4%.
Le commissioni operanti in Calabria saranno 49 per la provincia di Vibo Valentia, 189 per la provincia di Cosenza, 97 per la provincia di Catanzaro e 51 per la provincia di Crotone. Nel Reggino, le commissioni sono in tutto 160, presiedute da altrettanti presidenti (tra dirigenti e docenti ordinari) e composte da 564 commissari esterni e da 480 interni. Esamineranno in tutto 5.756 candidati interni, di cui esterni 279.
La prova di oggi verifica la padronanza della lingua italiana, le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La durata massima della prova è di 6 ore. Il Ministero ha predisposto 7 tracce che coprono ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale per tutti gli indirizzi di studio.
di Davide Imeneo
Gli esami di Stato rappresentano un momento decisivo del percorso scolastico, spesso accompagnato da ansie e preoccupazioni. Con Francesca Cilea, insegnante di lettere al Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, abbiamo esplorato come docenti e genitori possano supportare i ragazzi, lavorando sulla consapevolezza, l’incoraggiamento e la motivazione.
Cerco di lavorare molto sulla consapevolezza, l’ascolto, l’incoraggiamento e la motivazione. I ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati sempre, a maggior ragione in vista degli esami; devono avere risposte chiare e rassicuranti alle loro domande; devono sapere cosa dovranno fare, come dovranno affrontare le situazioni cui andranno incontro, come potranno gestire le loro emozioni ed i loro stati d’animo. Ma soprattutto devono sentire la fiducia del docente nei loro confronti. Infine bisogna spingerli a guardare avanti, a sognare il loro futuro, a capire che è tutto nelle loro mani e saranno proprio loro a costruirlo. Per questo dovranno impegnarsi al massimo e dare il meglio.
Secondo me no. Modificare l’esame di stato non ha alcun senso se prima non si rivedono i programmi e la didattica. Questi cambiamenti sanno più di tentativi di voler lasciare una traccia del proprio passaggio a tutti i costi e purtroppo non sempre si sono rivelati utili.
Abolirei le commissioni esterne. Affidare il giudizio di un ragazzo ad un docente che non lo conosce, che non ha idea del suo vissuto, della sua emotività, è assurdo. Poi sostituirei le tracce ministeriali con tracce elaborate dalle singole scuole, sulla base dei programmi svolti, perché la scuola dell’autonomia prevede che i docenti, pur rispettando delle linee guida programmatiche dettate dal ministero, possano liberamente decidere di fare o non fare alcuni argomenti.
Il Collegio dei docenti, a inizio di anno scolastico, discute e approva i criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento. La scuola, successivamente, recepisce la circolare ministeriale che regola l’esame conclusivo e, sulla base di queste disposizioni, dà delle indicazioni generali per tutte le quinte classi, in modo tale da rendere il più uniforme possibile la valutazione finale. I docenti in realtà iniziano la preparazione per la maturità già a partire dal secondo biennio.
La cosa più bella che possono fare i genitori è credere nei loro figli, apprezzare i loro sforzi, stare vicini ai ragazzi, ascoltarli, condividere le loro ansie e le loro preoccupazioni; essere presenti, incoraggiarli con un sorriso, un gesto affettuoso, perché è questo che desiderano i nostri giovani: avere accanto qualcuno che li ami così come sono e li comprenda.
di Davide Imeneo
I maturandi come stanno vivendo questi ultimi giorni di preparazione agli esami di stato? Lo abbiamo chiesto ad Ester Filocamo, 18 anni, appartenente alla quinta AL del Liceo linguistico Tommaso Gulli di Reggio Calabria.
«Questi ultimi giorni in vista dell’esame di Stato sono molto intensi, racconta la giovane liceale, mi sto dedicando principalmente a ripetere il programma di ogni materia che abbiamo svolto. Io personalmente ho organizzato il mio metodo di studio, infatti giornalmente devo fare una parte di programma che abbiamo svolto durante tutto quest’anno. Sono molto felice di ciò che sto riuscendo a fare durante questi giorni, proprio perché sto rispettando ciò che mi ero predisposta di fare, arrivando così in tempo a ripetere tutte le materie che abbiamo svolto».
È un bel grande traguardo perché non si tratta dello studio solo di questi cinque anni scolastici, ma bensì sin dalla prima elementare, in quanto ho studiato con costanza, avvicinandomi sempre di più all’esame di Stato. Questo traguardo in realtà è un traguardo che mi trasmette anche paura, oltre alla felicità…felicità in quanto poi potrò dire di avercela fatta, mentre paura perché dovrò pensare a cosa fare dopo la scuola e quindi dovrò prendere delle scelte importanti che segneranno il corso della mia vita.
Principalmente il rapporto che si è creato con i miei compagni, ma anche con i professori, è come sentirmi in famiglia. Però ovviamente non posso dimenticarmi anche delle giornate di divertimento a scuola, anche perché oltre lo studio c’è il divertimento. La mia scuola mi ha formato da ogni punto di vista, sia nel mondo dello studio grazie alla cultura, ma anche dal punto di vista caratteriale.
Ciò che avrei voluto fare meglio è principalmente organizzare meglio il mio studio, in quanto sono una ragazza molto studiosa, però ho riscontrato alcune difficoltà alcune volte nell’organizzazione dello studio, proprio perché io faccio molte attività extrascolastiche per sfruttare al massimo la mia giornata.
Di non abbattersi alle prime difficoltà, nei primi ostacoli, ma li deve superare. Però un secondo consiglio che vorrei dare è che la cultura forma, da ogni punto di vista, è proprio per questo che voglio dire a tutti i ragazzi di studiare sin dall’inizio proprio perché alla fine lo studio, il sapere forma la persona e quindi il carattere segnerà il corso della propria vita.
Dopo le superiori io vorrei iscrivermi all’Università Mediterranea nella Facoltà di Ingegneria Biomedica. Questa è stata una scelta molto complicata, però grazie alla mia scuola sono riuscita a comprendermi meglio, proprio perché mostravo sempre dall’inizio un grande interesse principalmente nelle materie scientifiche.
PER APPROFONDIRE: Scuola, l’istruzione a un bivio tra autonomia differenziata e nuove sfide educative
Ho iniziato quindi a vedere la mia attitudine nei confronti di queste materie, che era molto positiva. Per questo mi sono interessata sempre di più, principalmente anche nei giorni di Open Day che abbiamo svolto in alcune università. È così, alla fine, che ho deciso di intraprendere questo percorso. Ciò che spero è che sia appunto una scelta giusta e anche perché alla fine ciò che andrò a scegliere sarà un qualcosa di innovativo che a mio avviso sarà anche il nostro futuro.
Un affettuoso saluto e un messaggio di incoraggiamento arrivano dall'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Cec, monsignor Fortunato Morrone, rivolto ai ragazzi e alle ragazze che oggi affronteranno l'esame di maturità. In un videomessaggio, diffuso il giorno prima dell'esame, Morrone ha espresso parole di sostegno e di incoraggiamento, ricordando l'importanza di questo passaggio cruciale nella vita dei giovani.
«Faccio il tifo per voi», ha esordito l'arcivescovo che ha aggiunto: «Parlo seriamente perché è un esame importante e impegnativo, dove raccoglierete un po' i frutti del vostro lavoro. Tuttavia, non è possibile raccogliere tutto: chissà quanto impegno e quanta passione avete messo, nonostante a volte ci sia stata anche un po' di svogliatezza. È comunque un esame da prendere sul serio, un passaggio cruciale».
Insieme a qualche consiglio, anche simpatico, l'arcivescovo Morrone ha condiviso con i giovani qualche riflessione sull'importanza degli esami nella vita: «Gli esami non finiscono mai, come ha detto qualcuno, ma questo è un esame di un certo valore. Almeno, io l'ho vissuto così. Voi che siete più scafati, forse lo vivete con più allegria e leggerezza».
Infine, Morrone ha augurato ai maturandi il meglio per il loro futuro: «Vi auguro di cuore di poterlo vivere, superarlo e guardare con serenità alle scelte future che farete. Scegliete con attenzione quello che per voi è il meglio, anche se il meglio non sempre si conosce. Fatevi consigliare, fatevi accompagnare e vi auguro di fare molto meglio di noi adulti. Così la nostra città di Reggio, il territorio e la Calabria avanzeranno, e avanzando la Calabria in bene, di bene in meglio, anche l'Italia avanzerà. Perché no? L'Europa. Abbiate l'orgoglio di essere cittadini di questo mondo e, soprattutto, di questa città. Ringraziate coloro che vi hanno accompagnato: i vostri professori, le vostre famiglie, le persone che vi stimolano e vi spingono avanti di fronte alle difficoltà. Non mollate mai».
Un messaggio di grande speranza e fiducia che sicuramente sarà di supporto ai giovani studenti in questo momento significativo della loro vita.
Un messaggio di incoraggiamento e vicinanza arriva anche dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, rivolto alle studentesse e agli studenti che domani affronteranno l'esame di maturità. Con parole cariche di affetto e speranza, il sindaco ha voluto trasmettere il suo sostegno in un momento così importante per i giovani della città.
«Care studentesse e cari studenti, iniziano domani gli esami di maturità che segneranno una tappa importante della vostra vita», ha iniziato il sindaco. «Saranno giorni intensi, carichi di emozioni, di speranze, di sogni, di aspirazioni, di desideri e incognite. La campanella che sta per suonare sarà quella che vi spalancherà le porte al futuro e, ad ogni rintocco, fermatevi a pensare ai compagni, ai professori, agli amori e alle delusioni che, in questi ultimi cinque anni, vi hanno aiutato a crescere».
Il sindaco ha poi riflettuto sul percorso che ha portato i maturandi fino a questo punto: «Siete arrivati all’ultimo metro di un percorso incredibile, fatto di alti e bassi, di rettilinei e curve a gomito, di ostacoli all’apparenza insormontabili, come il Covid che ha provato a disarcionarvi da quegli splendidi banchi dove, qualcuno di voi, vi avrà sicuramente lasciato un chewingum appiccicato. Una marachella, anche questa, che custodirete nel vostro album dei ricordi. Come le lezioni dei prof, la didattica acquisita, quelle poesie che farete fatica a dimenticare».
L'ultimo sforzo richiesto ai maturandi è stato sottolineato con fiducia nelle loro capacità: «Adesso, vi si chiede l’ultimo sforzo. Ma forti e determinati quali siete, sono sicuro, saprete dare il meglio di voi, senza risparmio ed utilizzando il massimo delle vostre possibilità. Chi proseguirà gli studi all’università e chi deciderà di intraprendere, da subito, un percorso lavorativo porterà nel cuore, indelebile, il marchio di questi giorni meravigliosi».
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
Il sindaco ha infine espresso un augurio per il futuro dei giovani e per la città: «L’augurio è che continuerete a vivere nella nostra città che ha bisogno della vostra linfa e del vostro entusiasmo. E ovunque voi decidiate di proseguire la vostra formazione o l'inserimento nel mondo del lavoro, sappiate che Reggio sarà per sempre la vostra casa. Auguro a tutte le alunne ed agli alunni della Città Metropolitana di Reggio Calabria di affrontare l’esame con determinazione e serenità. Un grande in bocca al lupo a tutti!».
Un’opportunità importante per contribuire alla rigenerazione urbana attraverso soluzioni innovative e sostenibili Non guarda solo
Presso San Giorgio Extra, il secondo evento della rassegna “Musica al Centro” 2025: un intreccio tra spiritualità, polifonia sacra e cultura calabrese.
La Regione Calabria punta su prevenzione, tecnologia e collaborazione tra enti per ridurre i rischi