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L’attesa è finita. Per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori iniziano oggi gli esami di maturità. 18.797 i maturandi nella sola regione Calabria. «È una prova importante che vi proietterà verso la vita », dice, rivolta ai ragazzi, Lina Zaccheria, dirigente tecnico presso l’Ufficio scolastico regionale.
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Tra i 36 esperti in Italia nell’ambito del Sistema nazionale di valutazione, la professoressa Lina Zaccheria è stata per anni al fianco degli studenti come dirigente negli istituti superiori e per diversi anni ha guidato l’ufficio scolastico di Reggio Calabria. Ecco i suoi consigli.
Dopo l’esame semplificato nel periodo di emergenza pandemica, ritorna l’esame in presenza con tutte le prove e qualche novità, negli gli istituti professionali cambia la seconda prova, la cui stesura viene affidata alla commissione. La seconda prova sarà coerente con il percorso seguito dallo studente, basata sui nuclei fondanti di indirizzo di ogni scuola.
Ogni esame rappresenta la conclusione di un percorso e va vissuto con serenità, a maggior ragione il nuovo esame in presenza dopo il periodo di solitudine dettato dall’emergenza sanitaria, segna il ritorno alla normalità, insieme ai compagni di classe ed ai docenti che li hanno accompagnati lungo tutto il percorso, un momento da vivere come una esperienza indimenticabile e non come uno stress.
L’esame di maturità fa parte di un progetto di studio ma, soprattutto, di un progetto di vita dello studente, un traguardo importante, una esperienza che segna la consapevolezza delle scelte presenti e future, e proietta lo studente in un nuovo scenario che è quello del mondo del lavoro.
Tante sono adesso le attese da parte degli operatori della scuola e non solo, la comunità tutta spera in un rilancio del Sud attraverso azioni di sistema mirate a ridurre i divari regionali in termini di formazione, inclusività e logistico-strutturali. Il problema del Sud è strutturale oltre che economico e culturale.
La visita del ministro in Calabria rappresenta un segnale di forte attenzione per le regioni del Meridione. Il Piano di rilancio del Sud in 10 punti, presentato da Valditara, prevede investimenti per 2,5 miliardi per il contrasto della dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali nel Mezzogiorno. Sarà destinato a 150 scuole individuate in base ai dati di dispersione scolastica forniti dall’Invalsi che supporterà le scuole nella formazione dei docenti e nella progettazione didattica, nel monitoraggio e analisi dei dati.
«Carissimi Maturandi di tutta la Calabria, siete giunti al termine di quest’anno scolastico che è anche l’ultimo del vostro percorso. In questi giorni avete vissuto tante "ultime volte": l'ultimo compito in classe, l'ultimo giorno di scuola, l'ultima foto con i compagni... Occasioni preziose affrontata con emozione e consapevolezza, perché dopo i difficili anni della pandemia che avete percorso con coraggio e resilienza, avete compreso la bellezza della quotidianità scolastica, del ritrovarsi insieme a condividere fatiche e soddisfazioni», così il vicepresidente della giunta regionale calabrese con delega all’Istruzione, Giusi Princi nel rivolgersi agli oltre 18 mila maturandi della regione da oggi impegnati con l’importante fatica di fine ciclo di studi.
«Gli esami che vi apprestate ad affrontare rappresentano finalmente il ritorno alla normalità, dopo i difficili anni dell'emergenza, con una commissione nuovamente costituita solo al 50% da docenti interni e da un presidente esterno. Tuttavia, vi raccomando di non temere le prove d’esame: incontrerete i vostri docenti che in questi anni vi hanno accompagnato con dedizione ed affetto», ancora la Princi per lunghissimi anni dirigente scolastico del prestigioso Liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio Calabria.
«Il vostro successo sarà per loro motivo di orgoglio, il coronamento di un percorso, a volte difficile, ma appassionante, che avete condiviso. La componente esterna, d'altro canto, sono certa che saprà valorizzare i vostri talenti e riconoscere tutte le tappe di un cammino che avete tracciato con tenacia e spirito di sacrificio. Rivolgo a voi tutti i più sinceri auguri di un futuro ricco di entusiasmo e di soddisfazioni per lo studio, per la vita sociale e familiare, rammentando che “la Scuola è il vostro passaporto per il domani”. Perché la scuola calabrese vi ha formati e vi ha preparati ad affrontare le sfide del futuro».
«La mia raccomandazione – continua la vicepresidente con delega all’Istruzione - è che facciate tesoro dell’esperienza di crescita umana e culturale offerta dalla scuola per affrontare con consapevolezza il cammino della vita e realizzare i traguardi più ambiziosi. Spero che in molti abbiate deciso dalla prossima stagione di frequentare gli atenei calabresi che hanno raggiunto punte di eccellenza in vari ambiti della scienza e della cultura».
Da qui la speranza: «Scegliere di rimanere in Calabria per continuare gli studi significa anche contribuire allo sviluppo e al progresso della nostra terra. Avrete la possibilità di mettere a frutto le competenze acquisite e di far crescere la nostra comunità con il vostro impegno e la vostra professionalità. Lasciate che la vostra formazione accademica e la vostra esperienza in questa terra speciale si intreccino, portandovi a costruire il vostro futuro e a contribuire alla rinascita della Calabria, perché "il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su sé stessi", come afferma la Yourcenar».
«E noi - conclude la Princi - saremo sempre qui, pronti a sostenervi nel vostro percorso e a condividere con voi il desiderio di vedere la nostra terra prosperare grazie alle vostre aspirazioni e al vostro impegno. In bocca al lupo a tutti voi, cari ragazzi!».
«Forza ragazzi, faccio il tifo per voi…». Si è rivolto così, attraverso un videomessaggio, ai «maturandi e alla maturande reggini e calabresi», monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra.
«Quella a cui siete chiamati è una prova impegnativa, non l'unica della vostra vita, ma tra i più importanti», ancora le parole del presule rivolte ai ragazzi. «In questi cinque lunghi anni nonostante fragilità e ostacoli incontrati lungo il percorso, vi siete comunque impegnati», ancora le parole di Morrone.
PER APPROFONDIRE: Il messaggio dell’arcivescovo Morrone ai maturandi: «Faccio il tifo per voi»
Da qui l'auspicio: «Vi auguro di tutto cuore che in questo esame possiate esprimere il meglio di voi stessi, con la speranza che da qui in avanti possiate impegnarvi per fare molto di meglio di noi adulti, per la nostra Calabria e la nostra Reggio… Vi vedo già dare il vostro contributo per questa terra con responsabilità, competenza e passione…».
Del ritorno ad una organizzazione “normale”, andando oltre l’emergenza che ha caratterizzato gli ultimi anni, segnati dalla pandemia. In particolare, tornano di nuovo due prove scritte nazionali e un colloquio, la presenza di commissari interni ed esterni ed anche il riferimento alle prove Invalsi, il cui svolgimento è requisito di ammissione pur non essendo prevista una connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato.
Oggi, mercoledì 21 giugno, il primo giorno degli scritti con il "tema" di Italiano, comune a tutti gli indirizzi. Domani si affronta la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio.
Il colloquio seguirà qualche giorno dopo, secondo i calendari delle commissioni e sarà un vero e proprio banco di prova per gli studenti, con l’obiettivo di accertare il “successo” del percorso scolastico, il raggiungimento degli obiettivi legati al profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato. Insomma, una prova “tosta”, che per il significato che ha da sempre (anche se oggi forse è meno “sentita”), costituisce un rito di passaggio importante verso l’età adulta.
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