Avvenire di Calabria

Messico: il 2024 iniziato all’insegna di violenza e massacri. Vescovi invitano a seguire la Fratelli tutti come “tabella di marcia”

di Redazione Web

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Il 2024, in Messico, è iniziato allo stesso modo di come era finito il 2023, all’insegna di una violenza sempre più pervasiva e incontrollata. A una settimana dall’inizio del 2024, si sono già verificati massacri nello Stato del Guerrero, attacchi armati, blocchi stradali e incendi di veicoli nel Guanajuato, l’omicidio di un bambino nel Sinaloa e l’assassinio di tre pre-candidati in Chiapas, Colima e Morelos. Il 2023 si era concluso con il sequestro di 14 persone a Taxco, nel Guerrero, tra il 23 e il 27 dicembre, e il massacro di 11 giovani a Salvatierra, nel Guanajuato.

In questo difficile contesto, il Consiglio permanente della Conferenza episcopale messicana (Cem), guidato da monsignor Rogelio Cabrera López, arcivescovo di Monterrey, ha presentato, attraverso un video-messaggio, alcune linee per il 2024, anno che sarà caratterizzato anche dalle elezioni generali. “Il Messico deve affrontare sfide enormi che ci feriscono e ci preoccupano: violenza, corruzione, disuguaglianze, polarizzazione politica, disoccupazione e tante famiglie che non riescono ad andare avanti”, afferma Mons. Cabrera. Per il nuovo anno, i vescovi invitano a ispirare e illuminare le azioni dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, che va considerata una “vera e propria tabella di marcia per costruire la fraternità e l’amicizia sociale”, secondo il segretario generale della Cem, mons. Ramón Castro Castro, vescovo di Cuernavaca.

Tra le linee guida pastorali per la Chiesa messicana per i prossimi mesi ci sono: il consolidamento di una cultura di pace, attraverso iniziative concrete come l’Impegno nazionale per la pace che la Chiesa ha proposto alla società messicana; il rafforzamento dei processi sinodali nelle comunità e nelle diocesi; la promozione della cultura vocazionale e ministeriale; l’accompagnamento delle famiglie e delle nuove vite; l’attenzione umanitaria e spirituale ai migranti; la chiamata al discepolato degli adolescenti e dei giovani.



Fonte: Agensir

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