Avvenire di Calabria

Migranti: Univ. Cattolica e Asgi, parte “Rifugiati in rifugio”

di Redazione Web

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Parte la prima edizione dell’iniziativa “Rifugiati in rifugio. Dialoghi per condividere e conoscere”, promossa congiuntamente da Università Cattolica del Sacro Cuore e Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI). Si tratta di un ciclo di incontri, in programma tra luglio e ottobre, in quattro  rifugi distribuiti su tutto l’arco alpino, che fa dialogare i temi del diritto dell’immigrazione e dell’asilo con quelli della montagna. Un progetto – spiega una nota – che si inserisce nelle attività di Terza Missione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con l’obiettivo di proporre uno sguardo diverso per “favorire una maggiore conoscenza dei fenomeni migratori, in particolare in relazione agli aspetti dell’asilo e della protezione e alle norme che li regolano”. “Il ciclo si propone di creare momenti di dialogo e incontro tra esperienze solo apparentemente distanti, il tutto rifuggendo semplificazioni e pregiudizi”, spiega Francesca De Vittor, ricercatrice di Diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e ideatrice del progetto, insieme agli avvocati Alberto Guariso e Giovanni Barbariol di ASGI. Gli incontri in rifugio, organizzati in forma di dibattito e accompagnati da un momento artistico conclusivo, sono pensati in stretta relazione con il luogo di montagna in cui si svolgono, al fine di sottolineare il duplice profilo di indagine: montagna e viaggio verso il rifugio. Le testimonianze dei rifugiati e di persone che in montagna vivono e lavorano sono accompagnate da relazioni più accademiche volte a illustrare le norme che regolano i fenomeni migratori”. “Rifugiati in rifugio” è un modo per “condividere uno spazio e un tempo di uguaglianza, in cui le persone non sono più qualificate e caratterizzate da un ruolo – il rifugiato, il cantante, l’avvocato, il professore, l’alpinista – ma sono tutte semplicemente persone che camminano insieme”. Il ciclo di incontri sarà un’occasione per riflettere sul “rapporto tra uomo e ambiente e sull’importanza della solidarietà tra persone nelle situazioni di difficoltà”, continua Francesca De Vittor. Al tempo stesso “l’incontro in rifugio, proposto ai rifugiati che arricchiranno il dibattito con le loro testimonianze e quelli che vorranno accompagnarli, vuole offrire l’occasione per diffondere la conoscenza e la cultura della montagna, facendola sperimentare a cittadini stranieri che raramente ne hanno l’occasione», precisa Alberto Guariso. Il primo appuntamento è per sabato 5 luglio, alle ore 15.30, al Rifugio Tita Secchi (2367 mt., Breno, Val Camonica), sul tema “La tutela della vita umana in ambienti ostili: gli obblighi di soccorso”. Partendo dalle testimonianze di Abdessamad Bellamkaddem, che nel suo cammino tra le montagne ha scoperto una nuova vita, e di Sara Parenti, volontaria del soccorso in mare a bordo della nave RESQ people saving people, Carlo Ruga Riva, professore di Diritto penale all’Università Milano-Bicocca, ex Presidente CAI Pallanza, e Francesca De Vittor rifletteranno sugli elementi giuridici, storici e morali che accomunano il soccorso in mare e quello in montagna. A conclusione dell’incontro, Chiara Patronella, cantautrice, educatrice sociale e musicale, musicoterapeuta, offrirà un esempio di come quegli stessi temi e valori possano essere messi in musica. Il percorso continuerà nelle settimane successive

Fonte: Agensir

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