Avvenire di Calabria

Noto per il suo impegno in favore dei migranti che nel 2016 gli è valso, tra l’altro, l’inserimento tra i ''50 grandi del mondo'' da parte della rivista americana ''Fortune''

Mimmo Lucano, sciopero della fame contro i tagli all’accoglienza

Redazione Web

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Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, noto per il suo impegno in favore dei migranti che nel 2016 gli é valso, tra l’altro, l’inserimento tra i “50 grandi del mondo” da parte della rivista americana “Fortune”, ha cominciato lo sciopero della fame. Lucano protesta, in particolare, contro la mancata erogazione dal mese di settembre del 2016 delle risorse per il mantenimento dello Sprar di Riace.

Solidarietà a Lucano é stata espressa dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. “Sono vicino a Mimmo Lucano – ha detto il Presidente Oliverio – costretto allo sciopero della fame per difendere un’esperienza di accoglienza, che ha saputo affermarsi come punto di riferimento sul piano internazionale. Riace non può morire soffocata da logiche burocratiche che di fatto gli tolgono l’ossigeno. Quanto denunciato da Mimmo Lucano è grave. Non procedere al trasferimento delle risorse del progetto SPRAR dal settembre 2016 ed avere escluso Riace dal saldo luglio-dicembre 2017 e per il 2018 non averla compresa tra gli enti beneficiari impegnati nel primo semestre, fa sorgere legittimamente il sospetto che è in atto un disegno cinico per affossare l’esperienza di Riace.

É inconcepibile che un modello di accoglienza come quello portato avanti, con generosità ed abnegazione, da Mimmo Lucano possa essere fermato con motivazioni meramente formali. Abbiamo il dovere di difendere e valorizzare l’esperienza di Riace – ha concluso -, per far crescere una cultura ed una pratica dell’accoglienza come risposta possibile ad un fenomeno che coinvolge uomini, donne e bambini provenienti dal Sud del Mediterraneo spinti da guerre, fame e disperazione”.

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