Avvenire di Calabria

Come può lo stesso territorio avere ombre nere e bellezze ineguagliabili allo stesso tempo?

Mimmo Nunnari: «Calabria, una terra da spiegare»

Redazione Web

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Mimmo Nunnari ci prova: spiegare la Calabria agli italiani. Un’opera non semplice, ma che trova ristoro nella scelta editoriale di Rubbettino nell’esplicitare «il male, la bellezza e l’orgoglio della nostra Grecia» come recita il sottotitolo del libro “La Calabria spiegata agli italiani”.

Giornalista, già vicedirettore del TGR Rai, Mimmo Nunnari non è nuovo alle imprese letterarie avendo iniziato già dal 1992 a scrivere di Mezzogiorno con il suo primo libro “Nord Sud l’Italia da riconciliare” sino ad arrivare all’ultima opera “La lunga notte della rivolta” nel 2010.

«Ma perché la Calabria è così? Meta inferno e meta paradiso, terra di misteri e ombre nere, scenario di bellezze ineguagliabili, territorio accogliente, teatro di violenze mafiose». Non va per il sottile nella presentazione delle centottantotto pagine vergate grazie al sostegno di una robustissima bibliografia affidata a colossi del pensiero meridionale dell’ultimo secolo: da Corrado Alvaro ad Andrea Camilleri tenendo sempre in considerazione Pasquino Crupi, Gaetano Cingari, Saverio Strati e tantissimi altri. Insomma un libro che non rinnega «l’impasto» giornalistico che fa di Mimmo Nunnari uno dei cronisti più apprezzati del nostro tempo.

«Se la Calabria, – dice l’autore – una delle regioni più antiche del Mediterraneo, si è trasformata, nel corso della sua storia, da erede della civiltà ellenica in simbolo nazionale di degrado civile e sottosviluppo economico, le ragioni di questa inconcepibile metamorfosi vanno cercate in cause interne: primariamente nella sua classe politica mediocre e suddita, ma sostanzialmente nelle responsabilità dei vari governi, fin dall’Unità, di confinarla, per calcolo, nel recinto delle “zone da sacrificare”, con l’unico scopo di favorire solo il progresso del Nord dell’Italia».

Una teoria che non si inerpica affatto in suggestioni cospirative, ma che affonda le proprie radici in una continua, e progressivamente sempre più profonda, lettura e ri–lettura dei fatti.

«La Calabria di oggi, aggredita dalla mafia, con uno Stato sempre più lontano, occhiuto ma non governante, è una polveriera che può esplodere in qualsiasi momento con conseguenze un questi casi non calcolabili.

Bisogna fare presto a invertire la marcia della storia. Se la Calabria s’inabissa, – conclude Nunnari nel presentare “La Calabria spiegata agli italiani” – l’Italia tutta, con le sue fragilità, i populismi, la corruzione diffusa, rischia di ridursi al vecchio incerto destino preunitario di semplice espressione geografica, sempre più lontana dall’Europa e dal Mondo».

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