Avvenire di Calabria

Modena ricorda don Ercole, un uomo di comunione vera

Ad un mese dalla scomparsa il ricordo del diacono Mario Casile

Mario Casile *

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Ieri ricorreva un mese dalla scomparsa di don Ercole Lacava, sacerdote della diocesi di Reggio Calabria - Bova, uomo che ha speso tutta la sua vita e il suo ministero sacerdotale a favore dei poveri e dei sofferenti. Proprio in occasione del primo mese dalla scomparsa, ieri in Duomo alle 17.30 è stata celebrata una Santa messa in suffragio del sacerdote reggino presieduta dall'arcivescovo emerito Mondello e animata dallo Smom di Reggio Calabria. 

Di seguito pubblichiamo un ricordo di don Ercole Lacava scritto dal diacono Mario Casile.


Tutta la parrocchia San Pio X di Modena ricorda, come fosse ieri, l’arrivo di don Ercole Lacava scelto da monsignor Aurelio Sorrentino a sostituire l’amatissimo e indimenticabile don Lillo Altomonte. Compito, gestire la parrocchia di un quartiere come Modena, in quegli anni, in forte espansione. Erano i tempi bui della seconda sanguinosa guerra di ’ndrangheta che mieteva decine di vittime alla settimana tra i giovani dei quartieri della nostra città, e Modena purtroppo ha conosciuto in quegli anni il sapore cruento di quella barbarie.


Don Ercole comprese sin da subito l’importanza di azioni volte a rafforzare il senso di comunità e di coesione.
Ai gruppi già presenti in parrocchia: la confraternita, le comunità neocatecumenali, l’oratorio salesiano, la conferenza San Vincenzo e, insieme alla religiosa e sempre discreta signorina Lina Tripodi, il servizio ai nomadi, volle aggiungerne altri, pensando soprattutto ai più giovani: ripristinò l’Azione cattolica, creò il gruppo famiglie e il piccolo clero. Decise assieme ad alcuni laici di offrire al territorio l’esperienza dello scoutismo cattolico.

Nell’ottobre del 1989 presso la Casa della diocesi a Cucullaro in Santo Stefano di Gambarie si celebrano le prime promesse scout del Gruppo San Pio X, una scelta profetica che portò all’interno della parrocchia una vitalità senza precedenti: circa trecento giovani del quartiere e dei quartieri limitrofi trovarono una comunità accogliente e graziata dall’azione dello Spirito Santo.

Il gruppo scout nasce grazie alla paterna, costante e premurosa presenza del suo assistente. Don Ercole durante ogni celebrazione aveva la capacità di chiamarli per nome e con la forza del suo carattere di seguirli personalmente nella loro crescita cristiana e umana. Il gruppo scout di Modena, proprio il prossimo anno, festeggerà i trent’anni di storia.

Per adeguare l’aula liturgica del Santuario, alle indicazioni postconciliari, decise di costruire la cappella del Santissimo, ampliando la struttura del Santuario. Di fronte alle perplessità di alcuni, rispetto a costi e spazio a disposizione, lui con convinzione ripeteva: «Vedrete che i parrocchiani apprezzeranno». Aveva ragione. Ancora oggi la Cappella rappresenta un luogo di raccoglimento per i tanti fedeli che ogni giorno si fermano anche solo per un saluto alla Vergine Maria SS. di Modena per poi raccogliersi in preghiera nella cappella del Santissimo.

Il 3 luglio 2010, nel Santuario Maria SS. di Modena, monsignor Vittorio Mondello, presiedeva la solenne celebrazione del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Ercole. Concelebravano monsignor Salvatore Nunnari, il vicario generale monsignor Antonino Iachino, alcuni membri del Capitolo metropolitano, numerosi sacerdoti e diaconi assieme al parroco don Gianni Licastro. Le comunità religiose delle salesiane di Maria Ausiliatrice e delle suore della carità di Madre Teresa di Calcutta.
In quel sacro luogo, si raccolsero numerosi fedeli provenienti dalle parrocchie che don Ercole, negli anni, aveva guidato con zelo pastorale: San Giuseppe di Melito Porto Salvo, San Teodoro di Bova, San Pio X e Santa Maria del Divin Soccorso.
In quell’occasione don Ercole ringraziò oltre che la Santissima Trinità per la benevolenza riservatagli, la Vergine Maria che sempre lo ha aiutato col suo benevolo sguardo in tutte le parrocchie a cui era stato destinato.

Proprio per questo nutriva una pia devozione alla Vergine Madre anche a Modena. Continuò con zelo a mantenere i tradizionali “Viaggi di Modena” curando la predicazione e la catechesi. Prolungando le festività mariane per tutto il mese di maggio, con una “peregrinatio Mariae”, per tutta la parrocchia in particolare i nuovi insediamenti con attenzione ai poveri e ai lontani. Per questo veniva portata in processione dagli scout una copia della Madonna di Modena, ricordo della grande missione popolare delle comunità neocatecumenali in parrocchia.

Testimone della bellezza della sua chiamata, curò sempre nelle grandi celebrazioni e in particolare tutti i giovedì durante l’adorazione eucaristica, la preghiera per le vocazioni. Durante il decennio di parroco a Modena don Ercole vide maturare e seguì diverse vocazioni: i sacerdoti don Demetrio Sarica, don Giuseppe Saieva e don Davide Imeneo; i diaconi Mario Casile e Vincenzo Cristiano.

Grazie a Gesù Buon Pastore per il dono di don Ercole.



* diacono permanente in servizio presso la parrocchia di Modena - San Pio X

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