Poche settimane fa papa Francesco indicava la città calabrese di Amantea fra le sedi titolari di diocesi “il cui titolo potrà essere assegnato”. Lunedì la nomina del primo arcivescovo: si tratta mons. Alfred Xuereb, prelato segretario generale della Segreteria per l’Economia, nominato dal pontefice nunzio apostolico in Corea del Sud e in Mongolia.
Amantea, suffraganea di Reggio Calabria, era stata retta nel V secolo e soppressa nel 1094, continua o viene nuovamente eretta (per antichità, prestigio e storia) per essere assegnata a un vescovo al quale però non si conferisce alcuna giurisdizione sul territorio che una volta era della sede. E’ stata, infatti, assegnata, ad un Vescovo eletto dal Papa per quella che si chiama “provvista di Chiesa” o fra quelli che generalmente svolgono servizi diplomatici, sono vescovi ausiliari o impegnati in servizi della Santa Sede, come i Nunzi Apostolici: è il caso di mons. Xuereb
L’antica Cattedrale della città, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, sorgeva nel centro storico, probabilmente nella zona detta “Chianura” e nei pressi della Chiesa Matrice; essa rimase in piedi fino alla metà del XVIII secolo. Qui si venerava la Madonna “Pinta” (dipinta) il cui titolo è rimasto, ma l’antica immagine è andata perduta, forse trasferita a Tropea.
“In qualità di parroco insieme ai fedeli di Amantea, all’Arcivescovo Nolè ed alla chiesa di Cosenza-Bisignano esprimiamo la nostra gioia e la gratitudine al Santo Padre per questo gesto di attenzione verso la nostra città. Da periferia ci sentiamo al centro della responsabilità dell'essere cristiani. Questa la sentiamo come una chiamata vivere uniti nella fede, missionari in questa nostra terra di un'autentica fede cristiana”, dice il parroco di San Biagio, padre Rocco Pedroti.