Avvenire di Calabria

Il Nunzio apostolico in Italia ha presieduto una liturgia eucaristica nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria

Monsignor Tscherring: «Riprendere familiarità con le Scritture»

Luigi Iacopino

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

È stato un momento di grande comunione e preghiera quello vissuto ieri sera presso la Basilica Cattedrale dell’arcidiocesi di Reggio Calabria–Bova in occasione della Liturgia Eucaristica presieduta da monsignor Emil Paul Tscherrig, Nunzio apostolico in Italia e arcivescovo di Voli, e concelebrata assieme a monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova; monsignor Vittorio Luigi Mondello, Priore della sezione di Reggio Calabria e arcivescovo emerito della diocesi reggina–bovese; e monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina – Palmi; in presenza del luogotenente dell’Italia meridionale tirrenica dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il dottor Giovanni Rossi, e del Preside della sezione reggina, l’avvocato Aldo Porcelli. Erano presenti tutte le autorità civili, politiche e militari.

In un Duomo gremito di fedeli, è stato monsignor Morosini a introdurre la celebrazione, ringraziando monsignor Tscherrig per la sua presenza che ha consentito di riconoscere la presenza del Santo Padre che «attraverso di lei – ha esordito – esprime la sua sollecitudine pastorale». Nelle parole di Padre Giuseppe si sottolinea l’obbedienza filiale a papa Francesco, confermando l’impegno della chiesa reggina ad «accogliere volentieri le sue indicazioni pastorali», e rinnovando il proprio sostegno con la preghiera.

La Liturgia Eucaristica è stata occasione per lo svolgimento della cerimonia di investitura di nuovi membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Proprio ai “cavalieri” e alle “dame” si è rivolto più volte monsignor Tscherrig durante la sua Omelia, ricordando come «lo scopo dell’Ordine è quello di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana in assoluta fedeltà al sommo pontefice e secondo gli insegnamenti della Chiesa, osservando i principi della carità». In questo consiste la sfida di ogni cristiano, sebbene l’atto di investitura sia «una vocazione, un dono speciale» dello Spirito Santo. Secondo il Nunzio Apostolico, il dono più grande consiste nella carità cristiana intesa come occasione di incontro con i fratelli, espressa nell’accoglienza e nella solidarietà. Richiamando, quindi, il magistero di Francesco che sottolinea il legame tra l’autentica fede e il dono di se nell’appartenenza alla comunità, ha confermato come «la nostra vita di cristiani è radicata anzitutto nella famiglia e nella parrocchia».

Rivolgendosi ancora a coloro che desiderano diventare cavalieri e dame, ha evidenziato come la fedeltà al Papa e agli insegnamenti della Chiesa richiedono di essere evangelizzatori e testimoni, mossi dal desiderio di incontrare il Signore. La vicinanza alla Terra Santa, d’altra parte, «invita a una grande familiarità con le sacre scritture» che insegnano l’importanza del dialogo sia con Dio che con l’altro. Monsignor Tscherrig ha anche affrontato la vicenda della convivenza tra le tre religioni monoteiste, quindi la paura e l’apprensione che possono nascere dal fenomeno migratorio, rispetto al quale i membri dell’Ordine possono svolgere il ruolo di mediatori e ambasciatori di riconciliazione e di pace, nella più ampia fedeltà agli impegni assunti oggi «per essere strumento di santificazione e di evangelizzazione».

La liturgia è, quindi, continuata con l’investitura di quattordici nuovi membri divisi tra sette cavalieri e sette dame. L’atto si è svolto attraverso un’unica funzione divisa in due momenti: l’investitura collettiva, prima per i cavalieri e poi per le dame, cui hanno fatto seguito la costituzione e proclamazione individuale, per i primi, con il tocco della spada, per le seconde, con la consegna della croce. C’è stato anche spazio per le promozioni di dame e cavalieri per particolari meriti raggiunti, accompagnate dal conferimento della distinzione onorifica della Palma di Gerusalemme al Reverendo Don Nuccio Cannizzaro per la preziosa opera svolta nella formazione del servizio spirituale della sezione dell’Ordine di Reggio.  Al termine degli atti solenni, la liturgia Eucaristica si è, infine, avviata verso la conclusione, culminando con i saluti del Nunzio Apostolico che ha impartito la benedizione apostolica del papa.

Articoli Correlati