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Morosini contro la chiusura delle Terme Luigiane. L'arcivescovo emerito di Reggio-Bova prende posizione sulla vicenda che riguarda il suo territorio d'origine.
Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini interviene sulla chiusura delle Terme Luigiane. Lo fa attraverso l'intervista di Guido Scarpino per il Quotidiano del Sud in edicola domenica.
Le Terme Luigiane sono la più antica e conosciuta stazione di cura della Calabria. A metà strada tra i comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa, sorgono nell'ampia vallata del fiume Bagni, ricchissima di boschi ma distante soltanto poco più di un chilometro dal mare.
«Quanto sta accadendo sotto gli otti di tutti rivela il degrado generale della relazione che tutti abbiamo con il Bene comune» dichiara Morosini.
Infatti, quest'anno, le Terme luigiane chiudono i battenti dopo i 53 anni. «Dove andranno gli utenti per le loro cure?», si interroga l'arcivescovo emerito di Reggio Calabria.
Secondo il presule, il problema è radicato e le origini vanno ricercate nella classe dirigente. «Sappiamo fare retorica sulla 'ndrangheta, ma lo Stato che risposte sta dando? Ci troviamo di fronte alla follia pura».
Morosini non è nuovo a queste prese di posizione. Ancora una volta il suo è un appello al buonsenso: «È possibile ripartire, ritornando al tavolo delle trattative con spirito nuovo».
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