Avvenire di Calabria

La delegazione del Comitato è stata ricevuta al Palazzo della Prefettura per fare il punto della situazione dopo l'ultima manifestazione di sabato

Mosorrofa, l’impegno del Prefetto per il quartiere

Presente il sindaco facente funzioni Brunetti, Mariani ha assunto l'impegno a rivedere i cittadini tra due mesi per fare un nuovo punto della situazione

di Redazione Web

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Dopo le manifestazioni di protesta a Piazza San Demetrio a Mosorrofa il 7 maggio, che ha prodotto un documento sottoscritto da 325 cittadini e inviato al Prefetto, e quella di denuncia sabato 18 che ha portato a Piazza Italia oltre 250 abitanti di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, una delegazione di residenti è stata ricevuta in prefettura.

Il primo giorno d’estate (martedì 21), una delegazione capitanata dal Presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa Pasquale Andidero composta da Giuseppe Nicolò membro e Paolo Cotrupi Segretario e Amministratore, dal parroco della parrocchia don Domenico Labella, dal medico di medicina generale della frazione dottor Antonino Pellicanò, dal Redattore Capo dell’Eco di Mosorrofa, giornalino parrocchiale, Demetrio Sorgonà e da un esperto, che si è occupato per tanto tempo di progettazione, ingegner Suraci Domenico, è stata ricevuta dal Prefetto Massimo Mariani alla presenza del Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti. Lo rende noto una nota dello stesso Comitato di Quartiere Mosorrofa.


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Il prefetto nell’accogliere la delegazione, fanno sapere dal Comitato di Mosorrofa, «si è scusato per il ritardo della risposta alla missiva dicendo che c’è stato un problema di posta e l’ha invitata ad esporre i motivi di questo incontro. Il presidente Andidero, ribadendo che già nella lettera era chiaro il motivo, ha esposto le ragioni del perché di questa assise ribadendo tutte le problematiche irrisolte che hanno costretto la popolazione mosorrofana a questi avvenimenti: spazi per bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani inesistenti; strada San Sparato Mosorrofa che necessita di una totale risistemazione a rischio della vita di chi quotidianamente la percorre; acqua che, alle soglie di un’altra estate, fa rivivere la paure per le tragedie degli anni passati; discarica e spazzatura; cimitero».

Il prefetto, nel prendere atto delle problematiche rappresentate, ha dato la parola al sindaco Brunetti, il quale, si legge ancora nella nota,  si è detto «stupito e amareggiato per l’incontro in piazza a Mosorrofa dopo il suo sopralluogo nella frazione perché non gli è stato dato il tempo di rispondere alle sollecitazioni. Il primo cittadino si è impegnato, indicando alcune prospettive soprattutto riguardanti la strada. Nell’immediato tappare le buche e cercare di risolvere il contenzioso che blocca i lavori in contrada Placa. Per l’acqua a breve dovrebbe concludersi il nuovo allaccio, per il campo sportivo o centro polifunzionale indica un nuovo progetto nell’ex campo in zona cimitero».

Molti interventi della delegazione si sono soffermati proprio sulla nuova area polivalente prevista per Mosorrofa. In particolare non sono mancate perplessità sui motivi per cui «un progetto che andava bene due anni fa a Bufano ora non si può più realizzare per problemi idrogeologici». Da qui la richiesta di poter prendere visione della relazione del geologo. A tale scopo, il Comitato di Quartiere Mosorrofa, ha presentato «una richiesta di accesso agli atti che non ha avuto ancora risposta, e in seconda istanza chiede di poter intervenire sulla progettazione in atto perché teme la realizzazione di opere non consone alle esigenze del territorio».

Il presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa ha ringraziato prefetto e sindaco per la cordialità dell’incontro. Tuttavia ha ribadito, anche in sede di incontro con i rappresentati istituzionali, che i residenti si riserveranno di emettere qualsiasi giudizio «solo a cose realizzate».

«Di annunci – ha concluso Andidero - ne abbiamo avuti tanti. Per ogni opera realizzata ci impegneremmo a pubblicizzarla anche con la stampa. Se nulla di concreto sarà realizzato, ricorreremo ad altre manifestazioni». L’incontro si è chiuso con la disponibilità e l’invito del prefetto Mariani a «rivedersi tutti tra due mesi per valutare lo stato di avanzamento delle realizzazioni».

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