Avvenire di Calabria

Si moltiplicano le attività rivolte ai diversamente abili

Oltre le barriere, Reggio scende in campo

Redazione Web

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Lo sport come strumento di inclusione sociale. Da queste colonne abbiamo commentato le tante interessanti attività volte a inserire i minori migranti non accompagnati in contesti di socializzazione, ma nel variegato territorio reggino, queste non sono le sole, che applicano il sano brocardo decupertiano, della partecipazione sportiva. Anzi. La scorsa settimana, nella Città dello Stretto si è celebrata l'ormai consueta attività di corsa leggera, l'Happy Run, promossa dall'atleta paralimpica reggina, Giusy Versace. Una rete di realtà associative che si impegnano per rendere tangibile l'opportunità di praticare attività motoria per i ragazzi disabili. In tale ottica si inserisce la virtuosa iniziativa socio-sportiva della Reggio Calabria Bic. L'acronimo richiama a Basket in Carrozzina, attività sperimentare che milita nel campionato di serie B italiano e che si sta rendendo protagonista di un ottimo avvio di stagione con il mai celato obiettivo promozione nella massima serie di disciplina. Sport e disabilità: tanti sono i ragazzi di Reggio Calabria e provincia che hanno partecipato ai campionati paralimpici italiani: dal nuoto al tennis tavolo. Cosìcome sono molto significativi anche i gesti di vicinanza tra alcuni sport, indegnamente ritenuti minori, come il torball e l'unione italiana ciechi e ipovedenti. Tutte realtà che godono di piccolissime risorse economiche e questa penuria spesso rischia di far naufragare progetti di inclusione sportiva che sono d'eccellenza per tutto il territorio nazionale.

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