Diritto alla Salute, Polistena guida la mobilitazione: il 4 maggio manifestazione in piazza
All’appuntamento hanno aderito associazioni e comitati di tutta la Calabria, insieme per rivendicare maggiore attenzione nel settore della sanità.
Il desiderio dello scambio degli auguri pasquali è stata un’occasione di riflessione, dialogo e confronto alla ricerca di un percorso che abbracci tutto il territorio verso il bene comune tra il vescovo di Oppido - Palmi e i sindaci del territorio della diocesi.
Con l’obiettivo di essere collaborativi, a prescindere dal colore politico, il vescovo di Oppido Mamertina – Palmi, monsignro Giuseppe Alberti, ha invitato e incontrato nel Centro del Laicato di Gioia Tauro gli amministratori dei territori della diocesi.
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L’incontro è stato introdotto da don Pino Demasi, vicario espiscopale per la Pastorale sociale e del lavoro che nel suo intervento ha sottolineato in particolare l’importanza della collaborazione: «Viviamo in un territorio dove sono importanti le alleanze», ha detto.
Il vescovo che aveva già incontrato i sindaci del territorio a dicembre, nel giorno del suo ingresso in diocesi, ha offerto una sintesi del documento che la Conferenza Episcopale Calabra ha pubblicato questa settimana dal titolo: «La dis-unità nazionale e le preoccupazioni delle Chiese di Calabria: Spunti di riflessione», nel quale esprime profonde preoccupazioni riguardo all’attuale dibattito sull’autonomia differenziata.
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I vescovi calabresi evidenziano come tale progetto, se portato a compimento, «darà forma istituzionale agli egoismi territoriali della parte più ricca del Paese, amplificando e cristallizzando i divari territoriali già esistenti, con gravissimo danno per le persone più vulnerabili e indifese». Questa posizione scaturisce dalla preoccupazione che l’accentuarsi del divario Nord-Sud possa ledere la coesione sociale e il benessere collettivo della nazione.
In contrapposizione a queste tendenze, i vescovi propongono una visione di crescita armonica per l’intero territorio nazionale. Sottolineano che «La strada da percorrere è invece quella che passa dal riconoscimento delle differenze e dalla valorizzazione di ogni realtà particolare, soprattutto delle aree più periferiche e/o interne». Questo approccio richiama l’importanza di una politica inclusiva che promuova equità e solidarietà tra le diverse regioni del Paese.
Il vescovo Alberti ripercorrendo dunque alcuni passaggi importanti del documento, ha evidenziato la responsabilità dell’impegno alla collaborazione con i diversi soggetti del territorio e con le altre amministrazioni, invitando a «una riflessione collettiva sull’importanza di costruire una società più giusta e coesa, sottolineando la necessità di promuovere forme di mobilitazione democratica che legano solidarietà e giustizia».
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Prima di cedere la parola ai sindaci che in un clima di serena condivisone hanno espresso la loro disponibilità ad ulteriori confronti, monsignor Alberti ha presentato il suo progetto, ancora in fase di definizione, per una giornata sull'ambiente da tenersi a settembre, con l'obiettivo di promuovere un cambiamento di rotta dalla cultura dell'indifferenza alla partecipazione attiva.
All’appuntamento hanno aderito associazioni e comitati di tutta la Calabria, insieme per rivendicare maggiore attenzione nel settore della sanità.
Il presule ai nostri microfoni ha condiviso alcuni suggerimenti. Ai sacerdoti ha detto: «Dobbiamo provare a stare dentro questo mondo digitale come testimoni, capaci di comunicare qualcosa».
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