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Un paese messo alla gogna mediatica nazionale: Ortì è la patria dei furbetti del Reddito di Cittadinanza? Macché! A puntualizzarlo è la stessa Arma dei Carabinieri che rispedisce al mittente alcune ricostruzioni false e "fantasiose". Sulla vicenda interviene pure la politica.
Nelle scorse settimane, l'Arma dei Carabinieri aveva diffuso un comunicato stampa in cui si attestava che «i carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Ispettorato di Reggio Calabria, hanno denunciato 120 persone per truffa aggravata per indebita percezione del reddito di cittadinanza a seguito di false dichiarazioni o omissioni riscontrate».
Dopo la gogna mediatica, giunta addirittura con una diretta da Ortì a livello nazionale, oggi, l'Arma ha diffuso alcune precisazioni: «A talune interpretazioni del medesimo, che hanno ristretto il bacino dei denunciati alla sola frazione Ortì di Reggio Calabria, si deve precisare che i soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria sono residenti in tutto il capoluogo».
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«Combattiamo il fango gratuito. Le condotte illecite vanno condannate, senza dubbio. Ma anche la scorretta informazione, che strumentalizza le vicende. Ortì è balzata per errore agli “onori” della cronaca nazionale solo per una cattiva interpretazione da parte dei media.
Ho contattato anche i vertici di Mediaset, perché hanno fatto addirittura una diretta dal posto… su una notizia che non esiste».
L’on. Francesco Cannizzaro, attraverso Facebook, evidenzia l’amarezza per la fake news che ha coinvolto suo malgrado Ortì: «No al sensazionalismo, si alla corretta informazione. La frazione Ortì di Reggio Calabria è composta da persone laboriose e mai sopra le righe, con delle eccezioni certo, come in tutto il mondo. Sempre a difesa della nostra Reggio e della verità», ha concluso il deputato di Forza Italia.
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«Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per la puntualizzazione riguardante la vicenda relativa all’operazione sui 120 cittadini deferiti all’autorità giudiziaria perché percettori senza diritto del Reddito di Cittadinanza. La precisazione dell’Arma ristabilisce una corretta interpretazione, richiesta a gran voce dalla cittadinanza ed in particolare dalla comunità di Ortì, la cui immagine era purtroppo lesa da un’errata estensione comunicativa operata da alcuni media nazionali». Così in una nota gli assessori Rocco Albanese e Giuggi Palmenta, con delega alla Legalità, del Comune di Reggio Calabria.
«Quella del borgo collinare di Ortì – si legge nella nota congiunta – è una comunità operosa ed onesta, rispettosa delle leggi ed in alcun modo associabile all’operato dei cosiddetti furbetti del Reddito di Cittadinanza individuati nell’operazione condotta dai Carabinieri. Le gravi circostanze scoperchiate dalla Benemerita, che hanno giustamente messo in luce le pratiche illegali di alcuni cittadini residenti nel reggino, non possono in alcun modo essere accostate o estese all’intera cittadinanza residente nella frazione di Ortì, giustamente indignata per l’indebita associazione favorita dalla disattenzione di alcune testate nazionali».
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