L'iniziativa finanziata da UniCredit Foundation su un terreno dell'Anteas
Orti solidali. A Cosenza si coltiva la felicità
Redazione Web
9 Settembre 2016
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di Lory Biondi* - A Cosenza, ogni giorno, Giuseppe, Maria e Franco, insieme a tanti altri anziani, armati di zappe, rastrelli e stivali di gomma, si recano presso gli orti solidali, in viale Marconi, nel centro della città, per coltivare un piccolo pezzo di terra. Pomodori, zucchine, fragole e melanzane regalano colore ad uno spazio inutilizzato messo a disposizione dell’ANTEAS, in comodato d’uso gratuito, dal Comune, nell’ambito del progetto “Orti solidali” finanziato da UniCredit Foundation. “Sono 67 gli orti coltivati nello spazio verde della Città dei Ragazzi – spiega il presidente dell’ANTEAS di Cosenza, Benito Rocca – 15 sono stati realizzati a Castrolibero e altri 40 sono stati, recentemente, allestiti nei terreni dell’istituto agrario”. Gli orti sono stati assegnati, gratuitamente, agli over 65 che ne hanno fatto richiesta e rappresentano un contrasto alla marginalità e all'esclusione sociale degli anziani, oltre che un piccolo sostegno al reddito per le famiglie coinvolte. Giuseppe, 69 anni, impiegato postale in pensione, per curare l’orto, ha abbandonato la sua passione per le carte. “È un’esperienza travolgente di cui non posso fare più a meno. La mia vita è cambiata perché non vado più in cerca di altre cose. A me piaceva giocare a carte al bar, ma tre o quattro ore al giorno a giocare a carte, non è il massimo per un pensionato. Ora vengo qui, c’è l’amico, il collega, si parla, si zappa, si suda e poi c’è il raccolto”. Franco, pensionato statale da 16 anni, alla sua prima esperienza da ortolano, non nasconde la soddisfazione per aver coltivato pomodori da un chilo e cento grammi. “L’orto è un modo utile di passare il tempo e portare a casa i frutti del nostro lavoro. Inoltre socializziamo, stiamo insieme e le nostre mogli sono tranquille perché sanno che stiamo qui a lavorare”. Per Maria l’orto è come un figlio da curare e seguire e gli altri ortolani rappresentano, per lei, una seconda famiglia. “Quando arrivo qui dimentico tutti i problemi e il contatto con la natura mi aiuta tanto, vedere crescere le piantine è una grande soddisfazione”. Il punto di forza del progetto Orti solidali è stare insieme. Nello spazio verde in cui si trovano gli orti, infatti, è stata realizzata anche un’area picnic e un forno in paglia ed argilla. Inoltre sono state allestite due casette di legno, di cui una destinata agli attrezzi di ogni contadino e una vasca per il compostaggio. Gli orti solidali hanno permesso alla città il recupero di un’area abbandonata e agli anziani il recupero del lavoro della terra. Un lavoro fatto di passione ed entusiasmo che allontana la solitudine e avvicina la felicità.
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