Avvenire di Calabria

Siglato l'accordo tra comune di Reggio e ministero di via Arenula per la concessione del terreno in cui insiste la struttura

Palazzo di Giustizia a Reggio Calabria, verso il completamento dell’opera

Presenti alla firma il sindaco Falcomatà e il vice ministro Sisto. Da Roma, la soddisfazione di Nordio: «Giorno importante per la città»

di Redazione Web

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Per il nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, la palla passa direttamente al Ministero. A sancirlo, la firma siglata questa mattina in riva allo Stretto con cui il Comune ha ceduto all'Agenzia del Demanio il diritto di superfice sui terreni in cui insiste l'opera, attualmente completata al 75%.

Presso la sede della Corte d'Appello (vecchio Tribunale) di Piazza Castello, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto hanno messo nero su bianco la firma sul rogito notarile per la cessione del diritto di superficie per la durata di 99 anni del terreno in cui insiste il costruendo nuovo Palazzo di Giustizia.


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Per l'occasione è stato presentato anche il progetto per il completamento dei lavori, curato dall'Uta (Unità tecnica amministrativa) della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Napoli.

Il sindaco Falcomatà e (a destra) il viceministro della giustizia Sisto

La firma dell'intesa, nei fatti, chiama in causa direttamente il dicastero di via Arenula per quanto concerne la fase finale dei lavori. L'atto successivo, infatti, è la riapertura dell'importante cantiere che, dopo alterne vicende, è chiuso da alcuni anni.

Da Roma, il Ministro Nordio: «Una giornata importante per Reggio Calabria»

«Per Reggio Calabria è una giornata importante: ho fortemente voluto la firma di oggi, con cui il Comune cede all’Agenzia del Demanio il diritto di superficie sui terreni su cui insiste il Palazzo di Giustizia». È quanto ha motivo di ritenere il Ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha inviato, quale delegato, in riva allo Stretto il vice ministro, Francesco Paolo Sisto.

Il nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria

La firma di questa mattina a Reggio Calabria, per lo stesso Nordio, «rappresenta un traguardo, rispetto agli impegni assunti nei mesi scorsi durante l’incontro con una delegazione locale; ma questa firma costituisce anche un nuovo punto di partenza per poter finalmente completare, dopo troppi anni, i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia e restituire a Reggio Calabria un fondamentale presidio di legalità».

Nuovo Palazzo di Giustizia, l'opera ferma al 75%

La posa della prima pietra del nuovo Palazzo di Giustizia risale al 2005, alla presenza dell’allora ministro della giustizia, Roberto Castelli. «Entro quattro anni - le parole del ministro del tempo - consegneremo alla città il nuovo Tribunale per consentire a magistrati e operatori della giustizia di lavorare meglio».


PER APPROFONDIRE: Giustizia, in Calabria nascono gli uffici di prossimità


A quasi vent’anni di distanza dall’avvio del cantiere, Reggio Calabria attende ancora il “nuovo” Palazzo di Giustizia. Un iter ostacolato da una serie di imprevisti, giudiziari e tecnici. L’intesa, nel febbraio 2023, tra comune e ministero ha fatto bene sperare, nonostante quale intoppo che ha ritardato la pubblicazione della nuova gara d’appalto.

La palla passa adesso al Ministero della Giustizia, Sisto: «Importanti le sinergie avviate»

L'opera è attualmente completa al 75%, ma il lungo stop ai cantieri non ha mancato di far emergere ulteriori criticità che inevitabilmente incideranno sulla fase finale dei lavori. L'auspicio è, tuttavia, che Reggio possa avere al più presto il nuovo Palazzo di Giustizia.

La palla passa dunque dal Comune direttamente al Ministero della giustizia. Un passaggio che dovrebbe consentire il completamento dell'opera. Il passaggio successivo alla concessione del suolo demaniale, come detto, è adesso il l riavvio di quello che costituisce nei fatti, insieme al Museo del Mare, il più importante cantiere cittadino e tra i più importanti della Calabria e dell'intero Sud Italia.

«Il Ministero della Giustizia fa squadra, non solo al suo interno ma anche con la magistratura e l'avvocatura, per raggiungere importanti risultati, concreti. Così, dopo anni di ritardi burocratici, complicazioni amministrative e aspettative disattese, finalmente il nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria diventa realtà». Ha detto il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto nel presentare a Reggio Calabria il progetto definitivo del nuovo Tribunale.

«Grazie anche all'apporto dell'ufficio tecnico amministrativo della Presidenza del Consiglio - ha proseguito -, il gruppo del Ministero della Giustizia è riuscito a dare il via al definitivo ed efficiente completamento, in meglio, dei lavori della nuova sede. Quello che correva il rischio di essere considerato un cattivo esempio diventa, con questo governo, frutto virtuoso di competenze e di impegno. Il 'ranocchio' si trasforma in 'principe', per citare una fiaba dei Fratelli Grimm», ha concluso.

Falcomatà: «Opera significativa per l'intera comunità»

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto alla presentazione del progetto di completamento del Palazzo di Giustizia, alla presenza del viceministro Francesco Paolo Sisto, nel corso di una conferenza stampa nella sede delle Corte d'Appello di Piazza Castello dove, poco prima, i tecnici hanno provveduto alla stipula del rogito tra la Corte d’Appello e la Città Metropolitana per la cessione del diritto di superficie.

Sull'ultimazione dell'opera, curata dall'Unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Napoli, si sono soffermati anche Pasquale Loria, capo dell'Uta partenopea, Massimo Orlando, direttore generale del Ministero della Giustizia, Olga Tarzia, presidente della Corte d'appello reggina, e Gerardo Dominijanni Procuratore generale di Reggio Calabria.

Il sindaco Falcomatà, nel ringraziare tutti i presenti, ha riservato un saluto particolare al viceministro Sisto per «la sua presenza che ci onora e gratifica». Nel corso del suo intervento, il primo cittadino ha ripercorso le tappe ultra ventennali che hanno attraversato la complessa realizzazione del Palazzo di Giustizia, approfondendo, in particolar modo, la prima riunione che «ha segnato la ripresa delle attività grazie al prezioso contributo dell'ex presidente della Corte d'appello, Luciano Gerardis, del dg del Ministero, Massimo Orlando, e del consigliere comunale delegato, Carmelo Romeo, durante la quale vi fu un approccio tecnico alla risoluzione del problema e si decise di procedere parallelamente rispetto al contenzioso con la ditta aggiudicataria dei lavori».

Verso il rush finale

«Questo - ha ricordato Falcomatà - ha consentito di sbloccare una situazione incancrenita che pareva non avere una via d'uscita. Da lì, seguirono una serie di incontri, di sopralluoghi, di riunioni, di delibere di Consiglio comunale che, oggi, ci hanno portati a percorrere l'ultimo miglio per completare la più significativa opera del comprensorio metropolitano e, probabilmente, dell'intera Calabria».

«Un'opera - ha aggiunto - innanzitutto significativa per la comunità reggina che ha diritto ad avere una Cittadella della giustizia moderna, funzionale, aperta a tutta la cittadinanza. Significativa, poi, per i magistrati, gli avvocati e, più in generale, per tutti gli operatori del diritto che trascorrono, all'interno dei locali dove viene amministrata la giustizia, gran parte del tempo. Questa, per tutti loro e per tutti noi, rappresenta la fine di una storia di diritti negati che, come sindaco e come istituzioni, avevamo il dovere di affrontare e risolvere».

Il sindaco di Reggio Calabria: «Chiedo pubblicamente scusa a tutti coloro che hanno subito le conseguenze di questi ritardi ventennali»

«Ecco perché - ha continuato Falcomatà - mi sento di chiedere scusa, come sindaco, a tutti coloro che hanno subito le conseguenze di questi ritardi ultra ventennali». «Il procuratore Dominijanni - ha concluso il primo cittadino - nel suo intervento ha parlato di proficua riunione con la Città Metropolitana rispetto alla riorganizzazione dei locali della procura generale presso la Corte d'appello e del giudice di pace».

«Credo che un approccio di vera, incondizionata, sincera sinergia istituzionale sia la condizione necessaria per ogni attività che dovremo andare a svolgere sul nostro territorio. Seguiremo anche questi lavori con particolare attenzione e interesse», ha concluso in sindaco.

La fase finale dei lavori costerà 74 milioni di euro

A margine della conferenza stampa in Corte d'Appello, anche il consigliere comunale delegato al Palazzo di Giustizia, Carmelo Romeo, si è detto «particolarmente soddisfatto» parlando di «una giornata molto importante per la comunità cittadina».

«Questa iniziativa - ha spiegato - racchiude gli sforzi e le fatiche messe in campo, negli ultimi anni, per raggiungere un obiettivo davvero fondamentale. Il progetto di completamento del Palazzo di Giustizia vale 74 milioni di euro ed è l'espressione nitida ed efficace dei grandi risultati che si possono ottenere puntando su una proficua sinergia istituzionale».

«Il mio ringraziamento - ha sottolineato Romeo - è rivolto al viceministro Sisto, all'intera macchina organizzativa del dicastero della Giustizia e dell'Uta. Da quando il sindaco Falcomatà mi ha affidato la delega specifica ho avuto modo di seguire le diverse fasi che, grazie alla collaborazione con tutti gli attori interessati, ci portano, adesso, verso una rapida esecuzione delle procedure di appalto fino all'ultimazione dell'infrastruttura nel breve volgere di qualche anno. È davvero una grande soddisfazione poter partecipare ad un momento storico per la città di Reggio Calabria».

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