Avvenire di Calabria

Papa a Venezia: mons. Moraglia, “grazie per la parola pace che instancabilmente risuona sulle sue labbra”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Grazie per la parola pace che instancabilmente risuona sulle sue labbra”. Si è concluso con queste parole il ringraziamento di mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, al Papa, al termine della Messa in piazza San Marco, alla quale – secondo la sala stampa della Santa Sede – hanno partecipato quasi 11mila persone. Moraglia si è riferito alla presenza, in piazza, dell’icona della Madonna della Salute, trasferita eccezionalmente dall’omonima basilica, che è chiamata anche “Mesopanditissa”, ossia mediatrice di pace, perché dinanzi ad essa, nel 1264, si pose fine alla guerra durata più di mezzo secolo tra Venezia e Candia. “Oggi abbiamo vissuto una giornata indimenticabile: grazie per questa giornata tanto attesa e oggi vissuta con grande semplicità e gioia”, ha esordito il patriarca: “In lei abbiamo sentito il padre e la guida. Gli incontri con le ospiti del carcere femminile della Giudecca e gli artisti al Padiglione allestito dal Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione nella Chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite, il momento festoso e un po’ rumoroso con i giovani alla Salute, la celebrazione eucaristica in questa piazza, che è il cuore della città, e l’omaggio all’evangelista Marco, rimarranno vivi in noi. Grazie!”. “Gli abitanti di Venezia e delle terre del Nordest sono persone laboriose, oneste, generose”, il ritratto di Moraglia: “In passato hanno vissuto sulla loro pelle e, quindi, sanno bene cosa voglia dire lasciare la propria terra e migrare. Sì, conoscono bene il dramma che, oggi, molti vivono”. “Venezia è città stupenda, fragile, unica e, da sempre, ponte fra Oriente e Occidente, crocevia di popoli, culture e differenti fedi”, ha sottolineato Moraglia: “Per questo, a Venezia, i grandi temi delle sue encicliche – Fratelli tutti e Laudato si’ – trovano puntuale riscontro: il rispetto e la cura del creato e della persona, iniziando dal bene sommo della vita che sempre va rispettata e amata, soprattutto quando è fragile e chiede d’essere accolta”. “Come segno concreto e duraturo di questa sua visita – ha annunciato il patriarca – la Chiesa di Venezia intende mettere a disposizione di soggetti fragili, in particolare donne che cercano il reinserimento sociale, otto mini-alloggi; si tratta di spazi ristrutturati nella Casa della Carità (ex convento delle Muneghette), intitolata a San Giuseppe e situata nel centro storico di Venezia”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: