Avvenire di Calabria

Papa Francesco: 130 delegazioni da tutto il mondo ai funerali, stasera il rito della chiusura della bara

di Redazione Web

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Sono finora 130 le delegazioni da tutto il mondo che hanno confermato la loro partecipazione ai funerali di Papa Francesco, che si svolgeranno domani alle 10 sul sagrato della basilica di San Pietro e saranno presieduti dal card. Giovanni Battista Re. Continua intanto l’afflusso incessante dei fedeli – i dati aggiornati a questa mattina parlano di 128mila persone – che hanno tempo fino alle 19 di oggi per l’omaggio e l’ultimo saluto al Pontefice scomparso. Alle 20 si svolgerà il rito della chiusura della bara, un’unica bara di legno inserita in una di zinco. Per quanto riguarda lo svolgimento del rito funebre, cui seguirà un corteo a passo d’uomo di circa sei chilometri fino alla basilica di Santa Maria Maggiore – dove si terrà in forma privata la tumulazione – l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice ha curato la redazione e la pubblicazione della seconda edizione tipica dell’“Ordo exsequiarum Romani Pontificis”, approvata il 29 aprile 2024 da Papa Francesco e resa pubblica nel novembre scorso. Tra le novità introdotte – rispetto all’“Ordo” approvato nel 1998 da san Giovanni Paolo II e pubblicato nel 2000, utilizzato nelle esequie dello stesso Pontefice nel 2005 e, con adattamenti, in quelle del Papa emerito Benedetto XVI nel 2023 – figurano: la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella; la deposizione immediata nella bara; l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, non più su un catafalco ma su un “cataletto”, cioè una pedana leggermente sopraelevata; e l’eliminazione delle tre tradizionali bare di cipresso, piombo e rovere, a favore di una bara di legno inserita in una di zinco. Il nuovo rituale si adegua alla Costituzione Praedicate Evangelium del marzo 2022 – che, pur mantenendo l’ufficio del camerlengo, abolisce la Camera apostolica – e risponde al desiderio espresso più volte da Papa Francesco, che ha chiesto esequie semplici, da pastore e discepolo di Cristo “e non di un potente di questo mondo”. Un’ulteriore novità riguarda le indicazioni per l’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla basilica vaticana. Al contrario dei suoi predecessori, sepolti nelle Grotte vaticane, Papa Francesco ha infatti espresso nel suo testamento il desiderio di essere sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, tra la Cappella Paolina – dove si trova l’icona della Madonna Salus Populi Romani – e la Cappella Sforza. Al termine del rito di tumulazione, che sarà privato, i fedeli potranno venerare le spoglie del Pontefice.

Fonte: Agensir

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