Avvenire di Calabria

Papa Francesco: Fond. Giovanni Paolo II, “ci ha spronato ad abbattere le barriere e ad usare le armi della pace”

di Redazione Web

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“Anche nel suo ultimo discorso, poche ore prima di andarsene, Papa Francesco si è appellato alla pace. Nella benedizione Urbi et orbi della Santa Pasqua ha ricordato le sofferenze in Palestina e in Israele, del conflitto di Gaza, delle comunità cristiane in Libano e Siria, dell’’amato Medio Oriente. Sono i luoghi cari alla Fondazione Giovanni Paolo II, quelli in cui da anni e con impegno quotidiano dà prova che – come insegnato da Papa Woytila e ricordato in ogni occasione da Papa Francesco – ‘nessuna pace è possibile laddove non c’è libertà religiosa o dove non c’è libertà di pensiero e di parola e il rispetto delle opinioni altrui. Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo’”. E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Fondazione Giovanni Paolo II.
Papa Bergoglio “ci ha spronato, nella luce della Pasqua”, ad “abbattere le barriere che creano divisioni e sono gravide di conseguenze politiche ed economiche”. “Ci ha ricordato di usare le ‘armi della pace’: usare le risorse a disposizione per ‘aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo’”.
“Santo Padre – prosegue la Fondazione Giovanni Paolo II rivolgendosi idealmente al Papa –, ci ha sempre chiesto di pregare per Lei e proprio oggi quella richiesta trova il suo più alto compimento”. “Lei è stato testimone di pace e di giustizia, ha lottato per la difesa della dignità di ogni persona, per la promozione di un mondo più giusto e solidale. La forza delle sue parole e la concretezza dei suoi gesti, hanno tracciato il cammino che anche noi stiamo tentando di percorrere; ci aiuteranno a non inciampare. Nei territori segnati da conflitti, povertà e diseguaglianze, il suo Magistero ha rappresentato una guida preziosa per il nostro impegno quotidiano come Fondazione accanto alle comunità più vulnerabili, in particolare in Medio Oriente”. Di qui l’impegno “per un futuro costruito sulla solidarietà tra i popoli nel segno delle sue parole e dell’incipit del nostro Statuto che dedica l’impegno della Fondazione Giovanni Paolo II “per il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo”.

Fonte: Agensir

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