Avvenire di Calabria

Papa Francesco: fr. Fusarelli (ministro Ofm), “suo esempio ci invita a una conversione continua”

di Redazione Web

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In occasione della morte di Papa Francesco, il Ministro generale dell’Ordine dei frati minori (Ofm), fr. Massimo Fusarelli, ha inviato una Lettera a tutto l’Ordine, alle Sorelle povere di santa Chiara e alle Monache concezioniste, alle suore degli Istituti affiliati e ai laici e laiche della famiglia francescana. Nel testo passa in rassegna tutto il magistero “di radici francescane” del Pontefice, a partire dalla scelta del nome, “un nome profetico che divenne un vero e proprio programma di vita e di pontificato, un ritorno all’essenzialità del Vangelo che tanto caratterizzò il cammino del Poverello”. Per Fusarelli “al cuore della parola e dell’azione di Papa Francesco c’è stata una lettura immediata e diretta del Vangelo, quella stessa che spinse Francesco d’Assisi a dire: ‘Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore’. Abbiamo visto nel Santo Padre quella capacità di cogliere l’essenza dell’annuncio evangelico senza sovrastrutture, senza compromessi con le logiche mondane, con un’immediatezza che colpiva direttamente il cuore delle persone”. Il magistero di Papa Francesco, scrive il Ministro generale, “si è nutrito di non poche intuizioni francescane, espandendole e riattualizzandole per il nostro tempo. Le due Lettere Encicliche dai titoli esplicitamente francescani – Laudato si’ e Fratelli tutti – ne sono l’espressione più compiuta, ma l’intero corpus dei suoi insegnamenti è permeato da questa sensibilità”. Particolarmente significativi sono stati i gesti compiuti da Papa Francesco, “vere parabole viventi, linguaggio senza parole che invita a guardare oltre l’apparenza”. A Lesbo e Lampedusa “ha trasformato le periferie geografiche in centri spirituali, facendo dei migranti respinti i maestri di una nuova geografia del cuore”. “I suoi neologismi (“misericordiare”, “primerear”), le sue metafore pastorali (la Chiesa come “ospedale da campo”), le sue immagini efficaci (i pastori che “hanno l’odore delle pecore”) – si legge nel testo – hanno dato nuova freschezza all’annuncio evangelico di sempre, rendendolo più accessibile alla sensibilità contemporanea”. Quella di Papa Francesco, ricorda Fusarelli, “è una spiritualità radicata nell’incontro” il cui itinerario è ricco di “luoghi francescani” come Fonte Colombo, Greccio, La Verna e Assisi. La vita e il magistero di Papa Francesco, conclude il ministro generale, “rappresentano per noi francescani una potente chiamata a riscoprire l’essenzialità del nostro carisma, a tornare al cuore del Vangelo, a vivere con maggiore autenticità la nostra vocazione di fratelli e minori. Il suo esempio ci invita a una conversione continua, a uscire dalle nostre sicurezze per andare incontro agli altri, specialmente ai più poveri, ad abbracciare con coraggio le sfide del nostro tempo, a essere promotori di pace in un mondo lacerato, a custodire la creazione come nostra casa comune. In questo momento di dolore ma anche di profonda gratitudine – conclude – raccogliamo questa eredità spirituale che ci viene consegnata, impegnandoci a viverla con rinnovato slancio nelle nostre fraternità e nei nostri ministeri”.

Fonte: Agensir

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