
Dall’Ucraina a Roma, speranza tra le macerie. Don Taras Zheplinskyi racconta il “suo” Giubileo
In occasione del Giubileo della Comunicazione, don Taras Zheplinskyi, vicedirettore del Dipartimento della comunicazione della
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“Non rinunciamo alla gioia della Pasqua!”. E’ l’invito del Papa, nel Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo, in cui si è soffermato sulla gioia delle donne per la risurrezione di Gesù, che “non è solo una notizia stupenda o il lieto fine di una storia, ma è qualcosa che cambia la nostra vita completamente e per sempre! È la vittoria della vita sulla morte, della speranza sullo sconforto. Gesù ha squarciato il buio del sepolcro e vive per sempre: la sua presenza può riempire di luce qualsiasi cosa. Con lui ogni giorno diventa la tappa di un cammino eterno, ogni oggi può sperare in un domani, ogni fine in un nuovo inizio, ogni istante è proiettato oltre i limiti del tempo, verso l’eternità”. “Condividere la gioia è un’esperienza meravigliosa, che impariamo fin da piccoli”, ha raccontato Francesco: “pensiamo a un ragazzo che prende un bel voto a scuola e non vede l’ora di mostrarlo ai genitori, o a un giovane che raggiunge i primi successi sportivi, o a una famiglia in cui nasce un bambino. Proviamo a ricordare, ciascuno di noi, un momento tanto felice che era persino difficile esprimerlo a parole, ma che abbiamo desiderato raccontare subito a tutti! Ecco, le donne, il mattino di Pasqua, vivono quest’esperienza, ma in un modo molto più grande”. “La gioia della Risurrezione non è qualcosa di lontano”, ha concluso il Papa: “È vicinissima, è nostra, perché ci è stata donata nel giorno del battesimo. Da allora anche noi, come le donne, possiamo incontrare il Risorto ed egli, come a loro, ci dice: ‘Non temete!”. “E se Gesù, il vincitore del peccato, della paura e della morte, ci dice di non temere, non temiamo”, l’invito finale: “Al contrario, alimentiamo la gioia di Gesù, che è il motore della vita”.
Fonte: Agensir
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