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Sala verde della Cittadella Regionale gremita per l’incontro dedicato alla Certificazione della Parità di Genere, misura che promuove l’inclusione femminile nel mondo del lavoro e offre vantaggi concreti alle imprese. Un’occasione di formazione e confronto con oltre 250 domande già presentate in soli due mesi.
Si è svolto ieri a Catanzaro, nella sala verde della Cittadella Regionale, l’incontro formativo dedicato alla Certificazione della Parità di Genere, promosso dalla Regione Calabria e rivolto a aziende, consulenti del lavoro e commercialisti provenienti da tutta la regione.
La certificazione, definita nel documento UNI/PdR 125:2022, rappresenta un importante strumento di crescita per il mondo imprenditoriale, mirato a favorire l’occupazione femminile e valorizzare l’inclusione e l’equità all’interno delle realtà lavorative.
Ad aprire i lavori è stato l’assessore alle Politiche per il lavoro e alla Formazione professionale Giovanni Calabrese, che ha accolto i partecipanti sottolineando il valore culturale e sociale dell’iniziativa.
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«La Calabria ha intrapreso la strada giusta verso un cambio culturale positivo nei confronti di tutti i calabresi e, in questo contesto, con uno sguardo rivolto principalmente alle donne» ha affermato Calabrese. «L’aver previsto un sistema di premialità per le aziende che otterranno la certificazione della parità di genere crea le basi per un’evoluzione delle competenze e delle professionalità nella nostra regione».
Entusiasta dei risultati finora raggiunti il direttore generale del Dipartimento Lavoro, Fortunato Varone, che ha riportato dati incoraggianti.
«Sono molto soddisfatto per la risposta delle imprese calabresi: a soli due mesi dall’apertura dello sportello, sono pervenute circa 250 domande» ha dichiarato Varone. «Nel mese di aprile saranno lanciati altri due bandi, uno dedicato alla trasformazione dei contratti a tempo indeterminato (Transformer Calabria) e uno per favorire l’avvio di imprese da parte di disoccupati e soggetti fragili (Fusese)».
Tra gli interventi, anche quello di Alessandro Zanfino, amministratore delegato di Fincalabra, che ha definito la certificazione «uno di quegli avvisi che qualificano l’attività di programmazione regionale e che, allo stesso tempo, aggiungono valore alle imprese che scelgono di innovarsi».
Importanti anche le testimonianze dirette di imprese che hanno già ottenuto la Certificazione della Parità di Genere, tra cui Alessandro Carellario, amministratore delegato di Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli, e Giusy Cusimano del Gruppo Cusimano, che hanno raccontato il loro percorso di adeguamento e i benefici ottenuti.
La parte formativa è stata affidata a esperti e rappresentanti istituzionali: Enrico Esposito, responsabile del procedimento dell’avviso pubblico; Stefania Agosto, presidente del Comitato Unico di Garanzia della Giunta regionale; Giuseppe Buscema, della fondazione studi del Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro, e Tonia Stumpo, consigliera di parità della Regione Calabria.
«Il percorso di emancipazione femminile si deve coniugare con lo sviluppo del territorio in termini di occupazione» ha affermato Stumpo. «Gli obiettivi principali della certificazione della parità di genere sono abbattere il differenziale occupazionale e retributivo di genere, migliorare la reputazione aziendale e favorire lo sviluppo economico».
L’iniziativa ha previsto crediti formativi per consulenti del lavoro e commercialisti. Protagoniste, infine, le stesse imprese calabresi, che hanno potuto confrontarsi sui vantaggi reali offerti dalla certificazione: punteggio premiale nei bandi pubblici, esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali e sconti sulle fideiussioni.
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