Avvenire di Calabria

Parlamento Ue: nuova legge a tutela di giornalisti e libertà di stampa. Verheyen, “mass media custodi della democrazia”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


(Strasburgo) “L’importanza della pluralità dei media per una democrazia funzionante non sarà mai sottolineata abbastanza. La libertà di stampa è minacciata in tutto il mondo, anche in Europa. La Legge europea per la libertà dei media è la nostra risposta a questa minaccia e una pietra miliare della legislazione europea. Valorizza e protegge il duplice ruolo dei media come imprese e come custodi della democrazia”. Sabine Verheyen è la relatrice della normativa europea votata oggi a Strasburgo, che riguarda la libertà dei media intesa a proteggere i giornalisti e i media dell’Unione da ingerenze politiche o economiche. Il nuovo regolamento, approvato con 464 voti favorevoli, 92 voti contrari e 65 astensioni, obbliga gli Stati membri a proteggere l’indipendenza dei media e vieta qualsiasi forma di ingerenza nelle decisioni editoriali.
Alle autorità sarà vietato – precisa una nota – ricorrere ad arresti, sanzioni, perquisizioni, software di sorveglianza intrusivi installati sui dispositivi elettronici e altri metodi coercitivi per fare pressioni su giornalisti e responsabili editoriali e costringerli a rivelare le loro fonti. Il Parlamento ha introdotto, durante i negoziati con il Consiglio, forti limitazioni all’uso dei software spia, che sarà consentito soltanto caso per caso e previa autorizzazione di un’autorità giudiziaria nell’ambito di indagini su reati gravi punibili con pene detentive. “Anche in queste circostanze, tuttavia, le persone interessate dovranno essere informate dopo che la sorveglianza è stata effettuata e potranno poi contestarla in tribunale”.
Per evitare che gli organi di informazione pubblici siano strumentalizzati a scopi politici, “i loro dirigenti e membri del consiglio di amministrazione andranno selezionati per un mandato sufficientemente lungo sulla base di procedure trasparenti e non discriminatorie”. I finanziamenti destinati ai media pubblici dovranno essere “sostenibili e prevedibili” e seguire procedure “trasparenti e obiettive”.
Inoltre, per consentire al pubblico di sapere chi controlla i singoli media e quali interessi possono celarsi dietro la proprietà, “tutte le testate giornalistiche, dalle più grandi alle più piccole, saranno tenute a pubblicare informazioni sui relativi proprietari all’interno di una banca dati nazionale e a indicare se sono direttamente o indirettamente di proprietà dello Stato”.
I deputati hanno fra l’altro introdotto un meccanismo che mira a impedire alle piattaforme online di dimensioni molto grandi, come Facebook, X o Instagram, di limitare o rimuovere in modo arbitrario contenuti mediatici indipendenti.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: