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Parlamento Ue: nuove leggi europee su imballaggi, reti transeuropee, ambiente e diritti umani

di Redazione Web

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Nella penultima giornata della plenaria del Parlamento (l’ultima della legislatura), gli eurodeputati votano numerosi dossier legislativi. Il Parlamento europeo ha dato oggi il via libera a nuove misure sugli imballaggi “per renderli più sostenibili e ridurne i rifiuti”. Il regolamento, approvato in via definitiva con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni, intende “affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggi, uniformare le leggi del mercato interno e promuovere l’economia circolare”.
Le norme comprendono obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai Paesi Ue di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica. “Per limitare gli sprechi, è stata stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per il commercio elettronico. In aggiunta, fabbricanti e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo”. Con le nuove norme, tutti gli imballaggi (ad eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili “sulla base di criteri rigorosi”.
I deputati hanno approvato poi le misure per terminare i principali progetti transeuropei di trasporto, come strade, ferrovie, ponti e gallerie, entro il 2030. Il nuovo regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto è stato adottato con 565 voti favorevoli, 37 voti contrari e 29 astensioni. “Per eliminare i colli di bottiglia e i collegamenti di trasporto mancanti, i deputati hanno così sostenuto un aggiornamento del piano europeo per una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Ue”. Gli attuali progetti di trasporto transeuropeo (Ten-T) comprendono molti collegamenti europei, tra cui la ferrovia Baltica, tra Helsinki e Varsavia, il tunnel di base del Brennero, che collega l’Austria e l’Italia, e la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid. Tra i progetti italiani che potrebbero ottenere finanziamenti europei nell’ambito delle reti Ten-T, figurano, tra gli altri, il ponte sullo stretto di Messina e le tratte ferroviarie ad alta velocità Milano-Treviglio-Verona e Bologna-Ancona-Pescara-Foggia.
L’emiciclo ha varato nuove norme che impongono alle aziende di ridurre il loro impatto negativo su ambiente e diritti umani. “Il Parlamento europeo ha approvato con 374 voti favorevoli, 235 contrari e 19 astensioni una nuova direttiva sul dovere di diligenza. Il testo, frutto di un accordo informale con il Consiglio dell’Ue, obbliga le imprese e i relativi partner a monte e a valle, compresi quelli per l’approvvigionamento, la produzione e la distribuzione, a prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani”. Nella direttiva si citano a titolo di esempio schiavitù, lavoro minorile, sfruttamento dei lavoratori, perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione del patrimonio naturale.
Sempre l’Euroassemblea ha adottato in via definitiva un accordo politico provvisorio con i governi dell’Ue su nuove misure per migliorare la qualità dell’aria ed eliminare i danni per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità, con 381 voti favorevoli, 225 contrari e 17 astensioni. “La direttiva stabilisce limiti e obiettivi più rigorosi per il 2030 per gli inquinanti con gravi ripercussioni sulla salute umana, tra cui particolato, anidride carbonica e anidride solforosa. Gli Stati membri potranno chiedere che il termine per il 2030 sia posticipato di un massimo di dieci anni, se sono soddisfatte condizioni specifiche.

Fonte: Agensir

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