Avvenire di Calabria

I dati divulgati dal Ministero

Partite Iva 2017, Calabria in crescita

Francesco Bolognese

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

È conosciuto come il “popolo delle partite Iva”. Milioni di uomini e donne che hanno investito sulle idee, sui talenti, per sviluppare progetti, creare occupazione. Complice la crisi, i titolari di partita iva sono diminuiti nel corso degli ultimi dieci anni, attestandosi sui 5 milioni circa. “Nel corso del 2016 sono state aperte circa 502 mila nuove partite Iva ed in confronto all’anno precedente si è registrata una flessione del 3,3%. A livello territoriale, il 42,5% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,5% al Centro e circa il 35% al Sud ed Isole; il confronto con l’anno precedente evidenzia che i maggiori incrementi di avviamenti si sono registrati in Basilicata (quasi il 20% in più), Molise (+11%) e Sardegna (+4,1%). Le flessioni più significative riguardano, invece, la Puglia (-8,4%), la Toscana (-5,6%) e la Calabria (-5,4%)”. L’anno nuovo sembra essere nato sotto una buona stella. “ Nel mese di gennaio 2017 sono state aperte 74.040 partite Iva e, in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente, si è registrato un aumento dell’8%”. La “geografia” della partite Iva denota segnali incoraggianti nello stivale. “Circa il 45% delle partite Iva avviate a gennaio è localizzato al Nord, il 22% al Centro ed il 33% al Sud ed Isole. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, in tutte le Regioni si rileva un aumento di aperture, con picchi in Sardegna (+58,1%), in Calabria (+33,2%), e nella Provincia autonoma di Bolzano (+16%). In particolare, i maggiori avviamenti registrati in Sardegna e Calabria si concentrano nel settore dell’agricoltura, presumibilmente a seguito dall’emanazione dei bandi regionali legati al nuovo Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020, promosso dalla Commissione Europea. Flessioni sono registrate soltanto in Abruzzo (-10,3%), in Valle d’Aosta (-2%) e in Campania (-0,9%)”.

Articoli Correlati