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Tutto è pronto per la terza edizione della “Passione di Cristo”, l’evento che coinvolge centinaia di persone e che si terrà il 13 aprile alle 16.30 nel centro storico di Santo Stefano in Aspromonte. Un’iniziativa di grande impatto spirituale ed emozionale, capace di riunire le comunità locali nella preparazione alla Settimana Santa.
Manca poco al 13 aprile, giorno in cui, alle 16.30, avrà luogo la “Passione di Cristo”, imperdibile appuntamento della Domenica delle Palme, organizzato dalla Parrocchia Santo Stefano Protomartire, in collaborazione con il Comune, la presidenza del Consiglio della Regione Calabria, che da ormai tre anni permette agli spettatori di rivivere le ultime ore della vita terrena di Gesù, prima della sua risurrezione.
È un evento attesissimo che coinvolge l'intero comune di Santo Stefano in Aspromonte, con Mannoli e Gambarie, insieme alle comunità di Sant’Alessio in Aspromonte, Schindilifà e altre zone della vallata, dai bambini agli adulti, tutti desiderosi di mettersi in gioco per creare una rappresentazione che possa riunire nella fede sia i partecipanti sia coloro che insieme a noi vogliono vivere quest'esperienza.
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È un modo molto forte di piantare dei semi che hanno come frutto la Bellezza, l'Amore. La realizzazione di questo progetto, infatti, richiede ogni anno una forte sinergia per ricostruire i luoghi e le scene in cui si sono svolti l’ultima cena, il tradimento di Giuda, il processo a Gesù, la crocifissione, la morte e la sua definitiva vittoria sul male.
Ci saranno delle grandissime novità in questa terza edizione: per permettere una totale immersione nei momenti principali, il nostro paese si arricchirà di strutture davvero imponenti e scenografie rinnovate; ci saranno sorprese anche sul piano recitativo: verranno introdotti nuovi dialoghi, sempre tratti dai quattro Vangeli.
Ancora, avremo il piacere di vedere al nostro fianco famosissimi gruppi storici, come i soldati romani e musici “Leoni Reali” di Camporotondo Etneo, che indosseranno i costumi della sartoria teatrale “Stile d’Epoca” di Reggio Calabria, e i “Brettii”, soldati romani provenienti da Cosenza, che prendono parte al grande Presepe Vivente di Matera.romonte: una scena viva di Vangelo, bellezza e speranza condivisa.
Saranno più di centotrenta i personaggi in scena, in costumi d'epoca realizzati dalle sarte della comunità, che reciteranno dal vivo per le vie del centro storico. Il nostro paese si è trasformato in un cantiere a cielo aperto, in cui, giorno per giorno, nello spirito cristiano, cerchiamo di condividere quello che abbiamo di più prezioso: la comunione in Gesù.
In questa rappresentazione sacra infatti, convergono, sotto lo sguardo sintetizzante della fede, valori molto alti come la cultura, l’arte e il bene comune.
«Siamo convinti che, oggi più che mai, questi principi siano davvero la chiave per contrastare i disvalori che imbruttiscono il nostro mondo: la violenza, la guerra, il vuoto materialismo», spiegano il parroco don Enzo Attisano e gli organizzatori.
«Cerchiamo di essere, fattivamente, costruttori di pace, per poter imitare l’esempio di colui che è la Pace del mondo, il Signore Gesù». Da qui l'invito rivolto a tutti: «Vi aspettiamo con grande gioia, certi che sarà un importante momento di catechesi che ci introdurrà alla Settimana Santa, e ci permetterà di arrivare al giorno di Pasqua con un pò di consapevolezza in più sul significato del sacrificio di Cristo».
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