Avvenire di Calabria

Pastorale: alla Settimana di aggiornamento Cop una serata dedicata ai “Testimoni di speranza, onlife”

di Redazione Web

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È stata dedicata ai “Testimoni di speranza, onlife” la serata culturale tenutasi ieri nell’ambito della 74ª Settimana di aggiornamento di aggiornamento pastorale, organizzata dal Centro di orientamento pastorale (Cop) sul tema “Aprire un varco alla speranza”.
In un contesto ibrido dov’è venuto meno il confine tra mondo fisico e mondo digitale, la pastorale digitale, ha spiegato Fortunato Ammendolia (esperto di pastorale digitale, intelligenza artificiale ed etica), attiva processi per permettere alla pastorale ordinaria di ripensarsi considerando opportunamente le tecnologie digitali. Sul fronte di una pastorale digitale che considera la comunicazione digitalmente mediata con attenzione all’ascolto dell’altro nella rete, è stata evidenziata l’esperienza del missionario digitale, attraverso il raccontarsi di don Marco Ferrari, dell’arcidiocesi di Milano. Altro aspetto affrontato nella serata, guardando alla pastorale digitale in senso più ampio, ovvero di attenzione alle ricadute delle tecnologie digitali – non strumenti ma forze ambientali – è stato quello dell’intelligenza artificiale, il cui impatto è al cuore del cambiamento d’epoca in corso. È stato sottolineato che la questione del formarsi come Chiesa a vivere in un mondo iperconnesso dove la tecnica è ambiente, non è estranea al clero, che anzi è chiamato in un’azione evangelizzatrice a sostenere una tecnologia orientata all’umano, per una società 5.0. L’esperienza del Servizio dell’Apostolato digitale della diocesi di Brescia, con le voci del suo coordinatore don Roberto Manenti e dell’ingegnere Enrico Milani, ha evidenziato che la questione del digitale non è un di più nella pastorale, bensì un passo per formare coscienze. Il video di WeCa, con la spiegazione del suo presidente Fabio Bolzetta, ha permesso di cogliere unitamente all’invito alla formazione attraverso i canali digitali di WeCa, la forza di una comunicazione digitale bella, ossia capace di interpellare, coinvolgere, far desiderare.

Fonte: Agensir

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