Avvenire di Calabria

Catanzaro, presente il Segretario della Congregazione per il Clero delegato per i Seminari

Patrón Wong: «Futuro ecclesiale passa dalla formazione del clero»

Nella sua relazione si è soffermato sulle linee principali della nuova ''Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis''

Redazione Web

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Alla presenza del Segretario della Congregazione per il Clero, mons. Jorge Carlos Patrón Wong, delegato per i Seminari, si è celebrata oggi a Catanzaro la giornata sacerdotale regionale. Ad accogliere il Segretario della Congregazione per il Clero nel Seminario Regionale “San Pio X” anche il presidente della Conferenza Episcopale Calabra, mons. Vincenzo Bertolone, assieme ai Vescovi della regione. La giornata è stata introdotta dal saluto di mons. Francesco Nolè, Vescovo delegato dalla Cec per il Clero e la Vita Consacrata, che ha evidenziato l’importanza del ritrovarsi insieme per poter parlare della formazione del clero, necessaria ed indispensabile per poter vivere e progettare una vera fraternità sacerdotale. Mons. Patrón Wong, portando anche il saluto del Cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero, nella sua relazione si è soffermato sulle linee principali della nuova “Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis”, promulgata dalla Congregazione l’8 dicembre del 2016. Il Presule, con un linguaggio paterno, ha ravvivato il cuore dei presenti ribadendo più volte l’importanza del percorso formativo permanente del presbitero, chiamato ogni giorno a dover fronteggiare sfide, difficoltà e cambiamenti culturali, confermando sempre l’amore e la fedeltà al Vangelo. «Se non ci prenderemo cura della formazione del clero - ha detto il relatore - non avremo futuro; ciò vale, anzitutto, per la formazione dei formatori, che dovranno essere scelti tra le figure più idonee e dovranno essere adeguatamente preparati». Richiamando il pensiero di Papa Francesco, Mons. Patrón Wong ha ricordato che «la sfida dei Seminari è di formare non il “prete da laboratorio” o il “ragioniere dello spirito”, ma il Buon Pastore, attento alla vita dei fratelli, capace di amore senza confini, appassionato nell’annuncio del Vangelo e, in generale, compassionevole verso le persone ferite che cercano in Dio la speranza». Mons. Patrón Wong ha evidenziato che “il discepolo è chiamato ad assumere i tratti dell’umanità di Cristo: la mitezza, l’umiltà, una serena capacità relazionale, un tratto accogliente e cordiale, l’attenzione ai bisogni degli altri, la prossimità e la compassione. Su questo aspetto - ha detto - dobbiamo camminare ancora molto, e aiutare i candidati, con l’ausilio delle scienze umane, a raggiungere un sufficiente grado di maturazione umana, psichica e affettiva: abbiamo bisogno di Pastori “umani”, cioè di persone affettivamente stabili, interiormente autentiche e libere, serene dal punto di vista psico-affettivo, capaci di vivere relazioni interpersonali pacifiche ed equilibrate”. Dopo un significativo confronto tra il clero e il relatore la giornata si è conclusa con l’adorazione eucaristica e il tempo per confessioni.

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