Avvenire di Calabria

Pellegrinaggio Macerata-Loreto: Prosperi (Cl), “la nostra unità costituisce un segno per tutti”

di Redazione Web

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“Sono grato a voi tutti, organizzatori e pellegrini, per aver dato la vostra disponibilità a partecipare a questo gesto così importante per la storia del nostro movimento, che vuol essere un contributo a sostenere la missione della Chiesa nel drammatico frangente storico in cui oggi siamo chiamati a vivere”. Così Davide Prosperi, presidente di Comunione e Liberazione commenta, alla vigilia della partenza, il Pellegrinaggio Macerata-Loreto, giunto alla 47^ edizione e in programma sabato 14 giugno. “Dobbiamo chiedere a Maria – ha aggiunto – di essere come lei, «figlia del [suo] figlio»: dobbiamo chiederLe la grazia di essere davvero liberi, cioè di assecondare l’attrattiva di Cristo presente dentro le circostanze, di accettare quella simpatia profonda che si impone nell’incontro con Lui presente “qui e ora”, anche a distanza dal primo incontro. È solo questo, infatti, che ci permette di “stare” dinanzi a qualunque circostanza. Anche noi, come Maria, siamo chiamati, con-vocati attraverso un incontro, che per noi ha assunto i tratti di una compagnia umana che ci ha raggiunto e coinvolto: ciascuno chiamato con il proprio nome, dunque, ma insieme. In un mondo sempre più segnato dalle divisioni tra Stati e culture, tra popoli e persone, la nostra unità costituisce un segno per tutti del destino di amore e di pace cui tutti siamo chiamati. È a questo che Papa Leone XIV ci sta instancabilmente richiamando fin dall’inizio del suo ministero petrino, quando ha indicato nell’amore e nell’unità «le due dimensioni della missione affidata a Pietro da Gesù» e ci ha invitato a essere «un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità». Non c’è nulla di più urgente che far nostro il desiderio indicatoci dal successore di Pietro, affidandoci – come lui ha fatto il giorno stesso della sua elezione – a Maria”. E infine: “Recandovi in pellegrinaggio alla casa di Maria, potrete porre voi stessi, il nostro movimento e la Chiesa intera nelle braccia della Madre, certi del suo amore per noi, chiedendo a lei la grazia della nostra unità come profezia di pace per il mondo, secondo le intenzioni del Papa”.

Fonte: Agensir

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