Avvenire di Calabria

La delusione dei rappresentanti del Comitato di Quartiere martedì scorso in prefettura a confronto con l'ente di Palazzo San Giorgio

Periferie “dimenticate” dal Comune, da Mosorrofa la richiesta di dimissioni

Pronti ad una nuova mobilitazione, il 25 settembre sit-in in Piazza Italia e raccolta firme per chiedere agli amministratori di andare via

di Redazione Web

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Il Comitato di Quartiere di Mosorrofa richiama all’attenzione sulle criticità del territorio le istituzioni competenti. Dopo l’incontro in prefettura di martedì scorso, monta la delusione per le disattese risposte da parte del Comune di Reggio Calabria sul tema delle periferie. Si è pronti nuovamente a scendere in piazza per dar voce non solo al borgo collinare, ma a tutte le periferie reggine.  

Periferie dimenticate, l'incontro in prefettura chiesto dal Comitato di Quartiere di Mosorrofa

Martedì 5 settembre alle ore 12.00 in Prefettura alla presenza del Prefetto Massimo Mariani si è svolto l’atteso incontro tra i rappresentanti dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, Pasquale Andidero, Presidente del Comitato, don Domenico Labella, Parroco di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, dottor Antonino Pellicanò MMG, Paolo Cotrupi, Segretario e Amministratore del comitato, Giuseppe e Fabrizio Nicolò componenti del comitato e, per il comune, l’assessore Rocco Albanese, il delegato alla manutenzione idrica e fognaria Francesco Barreca e Postorino, uno dei progettisti delle caditoie per l’acqua nel tratto di strada franata.


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La parola è subito andata all’assessore Albanese che ha illustrato quanto l’amministrazione comunale ha partorito per le frazioni Mosorrofa e Sala di Mosorrofa nel Bilancio del Comune. Di seguito quanto esposto dall’assessore: una generica messa in sicurezza per fenomeni di dissesto e frane delle aree collinari e pedemontane dell’area urbana di RC; un’altra generica riqualificazione del sistema di pubblica illuminazione “Zona collinare centro”; un intervento di adeguamento/miglioramento sismico della scuola primaria/secondaria G. Verga a Mosorrofa; un PON Metro – Creazione area verde attrezzata in località Bufano di Mosorrofa con criterio di priorità 3 (che sta per minimo).

Il botta e risposta con l'amministrazione comunale

«La totale incapacità e l’assoluta non conoscenza del territorio che amministra da parte di questa giunta comunale, si è resa palese quando l’assessore Albanese ci ha presentato come interventi di ristoro su Mosorrofa l’intervento su una piazza a San Salvatore e su una casa, ex municipio a Cataforio. Ha poi aggiunto fuori dalla presentazione del bilancio, lamentando la non correttezza di quanto avevamo scritto nel comunicato stampa precedente, che hanno avuto problemi a terminare i lavori sulla San Sperato Mosorrofa nel tratto franato perché Castore non aveva i mezzi per terminare i lavori e che avevano sistemato i guardrail correttamente anche con il parere dell’ANAS (cosa centra l’ANAS con la San Sperato Mosorrofa?)».

«Che, forse, se riuscivano, devono ancora individuare come, avrebbero tolto i materiali non combusti nelle località del rogo in particolare nella discarica di zona Puzzu. Che non c’è niente per il cimitero di Mosorrofa e che per la San Sperato Mosorrofa ci sono dei fondi (ci sono da più di 10anni nota nostra) del decreto Reggio che non possono utilizzare per ora perché bloccati. Il delegato Barreca ha poi affrontato il discorso idrico partendo dalla solita solfa, l’acqua a Mosorrofa è mancata perché irrigate gli orti! Ed anche perché è mancata in tutta la città».

Il presidente del Comitato di Quartiere, Pasquale Andidero insieme agli altri rappresentanti presenti hanno risposto perentoriamente affermando chiaramente – ancora il Comunicato – «che erano totalmente insoddisfatti e che sarebbero stati convocati i cittadini di Mosorrofa a decidere i prossimi passi, ma che, verosimilmente, non essendoci più spazi di dialogo con chi di non vuol sentire e capire (fa finta o ne è incapace?) le esigenze di una popolazione si andrà allo scontro».

Rivolgendosi all’assessore Albanese hanno aggiunto: «Noi abbiamo aspettato 6 mesi dall’11 gennaio di quest’anno su richiesta di Sua eccellenza il Prefetto perché lei assessore aveva dichiarato che ci sarebbero state tante cose per Mosorrofa nel prossimo Bilancio. Non sappiamo se lei con quella sua dichiarazione ha preso in giro noi, ma certamente non è stato corretto verso il prefetto che si è speso, dietro quella sua promessa, per non farci scendere in piazza a gennaio a chiedere le vostre dimissioni. È vergognoso assessore quello che lei ci presenta: due supposti interventi generici; un intervento nella Scuola Verga che noi conoscevamo già da quando assessore ai lavori pubblici era Muraca? Gli interventi sui guardrail, che noi le ripetiamo sono da denuncia, e presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica; l’ammissione che Castore non poteva fare quei lavori, non gli competevano, quando a dicembre 2022 lei aveva, sempre in questa sede, affermato che avevate dato l’appalto a Castore per quei lavori».

Dalla carenza idrica agli incendi, cosa è stato fatto per il territorio?

I componenti del comitato, inoltre, hanno posto l’accento anche sui disagi legati agli incendi che durante l’estate hanno creato gravi danni ad alcune abitazioni di Mosorrofa. L’amministrazione comunale, a loro dire, non avrebbe provveduto preventivamente a intervenire per ripulire l’area di Bufano «per far giocare i nostri ragazzi», nonostante la disponibilità degli stessi cittadini, manifestata nel precedente incontro in prefettura di inizio anno.  

«Non l’abbiamo pulita noi, non lo avete fatto nemmeno voi e il fuoco per arrivare agli appartamenti è passato proprio di lì» hanno ricordato ancora i cittadini che hanno aggiunto rivolgendo ancora all’assessore Albanese: «Vorremmo capire, nel PON 2023-2025 se avete messo dei fonti per area verde a Bufano, ma non era idrogeologicamente instabile tanto da non poter realizzare quanto già progettato e in fase di inizio lavori? Stiamo ancora aspettando quella relazione e stiamo ancora aspettando una risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dal Comitato a maggio del 2022 per conoscere tutte le vicissitudini dell’area Bufano e di quella dell’ex campo sportivo che stranamente è sparita dai vostri radar, nonostante lei, sempre a gennaio ci aveva dato le copie di un progetto da realizzare quasi nell’immediato in quel sito».


PER APPROFONDIRE: I cittadini di Mosorrofa nuovamente a colloquio col Prefetto di Reggio Calabria


Quindi la rinnovata richiesta: «Quali risposte avete dato alle esigenze che da anni vi presentiamo? Avrete nostre notizie dopo che il comitato dei cittadini si sarà riunito, perché noi, che siamo solo i rappresentanti, qui abbiamo fatto solo dei commenti ma le decisioni le prenderanno i cittadini di Mosorrofa».

Nel loro comunicato che fa il punto della situazione i componenti del Comitato di Quartiere di Mosorrofa danno, inoltre, «atto al delegato alla manutenzione idrica e fognaria Barreca di essersi, oggi, assunto l’impegno a visionare i problemi di Mosorrofa, strano che non li conosceva, forse l’ufficio del sindaco al quale noi ci rivolgiamo di solito non glieli aveva comunicati, e a cercare qualche soluzione in breve tempo. Verificheremo se ciò avverrà».

«Mosorrofa dimenticata», i cittadini scendono nuovamente in Piazza

Nel frattempo, giovedì 7 settembre alle ore 19.00 i cittadini di Mosorrofa si sono riuniti è hanno analizzato quanto avvenuto in Prefettura. La conclusione alla quale sono addivenuti, fa sapere il Comitato, è che «con questo comune non si può più andare avanti, perché non si ritiene questa Giunta comunale, forse non in tutti i suoi componenti ma in gran parte sicuramente, in grado di assolvere al compito che le è proprio».

«Le false promesse, gli impegni sempre disattesi, la totale mancanza di sensibilità verso le esigenze dei cittadini che devono amministrare ci portano ad una sola strada; chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale e in aggiunta, non sentendoci più considerati parte di questo comune perché totalmente messi ai margini o meglio nel dimenticatoio chiederemo – la provocazione del Comitato - un Referendum per staccarci dal Comune di Reggio Calabria».

Da qui la decisione di scendere nuovamente in piazza. L’appuntamento è per il 25 settembre, in Piazza Italia, alle ore 10. Il Comitato darà il via ad una «raccolta firme per chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale». In quella sede, inoltre, saranno raccolte anche le firme del Referendum «a testimonianza – viene spiegato – che non ci sentiamo più considerati parte di questo Comune».

I problemi di Mosorrofa, spiega il Comitato di Quartiere, non sono i soli a non venire affrontati dall’Amministrazione comunale. «La cosa vale anche per il resto delle periferie e della città; se non si ha un santo in paradiso – l’amara conclusione – non si ottiene niente. Perché qualcosa venga realizzato, ci viene da pensare, ci vuole la presenza di qualcuno che conta all’interno del Consiglio Comunale o tra gli amministrativi. Chiediamo ai cittadini onesti, che sono la maggior parte, di questa città di aiutarci in questa battaglia perché noi non lottiamo solo per Mosorrofa ma per tutta la città di Reggio che merita di meglio».

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