
Reggio Calabria, il 27 aprile concerto in onore di San Giorgio e Papa Francesco
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È tutto pronto per l’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 dell’Istituto teologico “Pio XI” e dell’Istituto superiore di scienze religiose “Vincenzo Zoccali”. Entrambi gli istituti sono collegati alla Pontifica facoltà teologica dell’Italia meridionale. L’evento si terrà giovedì 19 novembre alle 17, e potrà essere seguito anche online tramite la piattaforma Zoom. A presiedere il momento inaugurale sarà l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria–Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, interverranno don Antonino Sgrò, direttore dell’Istituto teologico reggino, e padre Pasquale Triulcio, direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose “Monsignor Vincenzo Zoccali”. Terrà la prolusione, monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo, il quale si soffermerà sul tema scelto per l’ordine del giorno: "Abitano nel mondo. Ma non sono del mondo. La cittadinanza profetica dei cristiani".
«Il nostro Istituto superiore di scienze religiose vive con trepidazione il momento in cui l’arcivescovo dichiara “solennemente aperto” l’anno accademico 2020–21 - sono le parole di don Pasquale Triulcio - si tratta di una esperienza in cui al ringraziamento si accompagna la speranza. Il “ringraziamento” nasce dalla memoria di tanti successi inanellati, tra cui ne indico tre, giusto per rimanere all’anno appena conclusosi: il partenariato siglato con l’Isfo (Istituto superiore per formatori), l’alleanza educativa stipulata con la Casa circondariale di Reggio Calabria, il progetto di gemellaggio con la Scuola ebraica Beth Hillel di Roma». Per padre Triulcio la «Speranza» rappresenta la parola d’ordine in questo anno di pandemia e scaturisce dagli orizzonti che si aprono innanzi a ciascuna delle componenti (docenti, studenti, personale) dell’Istituto reggino. «Sì – continua – poichè, nonostante la pandemia, la vita accademica non si è fermata, anzi sta accogliendo le sfide che questi tempi difficili stanno lanciando non solo sul piano teologico ma anche su quello tecnologico, relazionale e sociale». Anche per don Tonino Sgrò, direttore dell’Istituto teologico Pio XI, l’inaugurazione dell’anno accademico offre un’occasione per ritrovarsi come comunità ecclesiale, per “pensare la fede” alla luce delle sollecitazioni del magistero e delle sfide della cultura contemporanea. «Riflettere su come meglio penetrare e comunicare il tesoro di sapienza di cui siamo custodi – afferma – potrebbe apparire un’impresa ardua e del tutto inutile in un tempo che disdegna la verità o, peggio, assolutizza verità parziali o logiche unilaterali. Il messaggio evangelico propone, senza imporre, il volto di Dio e dell’uomo che Cristo ha rivelato; pertanto esso cerca interlocutori che abbiano a cuore la persona in tutte le sue dimensioni e promuove lo sviluppo integrale dell’uomo immagine di Dio. È questo lo spirito che anima l’insegnamento e lo studio della filosofia e della teologia nei nostri istituti, per il quale ringrazio docenti e alunni». Don Tonino si sofferma, inoltre, sul titolo della prolusione di quest’anno, che riprendendo una citazione della Lettera a Diogneto, invita a riflettere sul tema della cittadinanza profetica dei cristiani, su cui la Chiesa reggina–bovese sta altresì riflettendo intensamente da due anni. «È dunque la categoria della profezia ad illuminare il modo di stare nel mondo del cristiano senza perdere la propria identità». È ancora don Tonino, infine, a riprendere le indicazioni pastorali date dall’arcivescovo Morosini per l’anno 2019– 2020, tramite cui si sottolineava come «la cittadinanza responsabile va collocata dentro un contesto di maturità di fede. Siamo chiamati dunque a ricondurre a pacifica convivenza istanze molteplici, altrimenti i sistemi sociali esplodono, come si è visto nei giorni scorsi con i disordini per gli effetti della crisi sanitaria ed economica».
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