
Santo Stefano in Aspromonte, i giovani della parrocchia: «Don Vincenzo siamo con te»
Dopo l’incendio dell’auto nella notte tra domenica e lunedì, la comunità si unisce per ribadire il proprio sostegno a don Attisano.
Educazione, inclusione e trasmissione della fede. Sono questi gli obiettivi che compongo la mission della polisportiva Loreto, storica associazione sportiva promossa dalla Parrocchia “Santa Maria di Loreto” e nata nel 1985 su ispirazione del parroco monsignore Nicola Ferrante e di molti laici impegnati come Franco Itri ed Elio Bordini che hanno voluto offrite il proprio contributo per accompagnare i ragazzi in un contesto che, attraverso lo sport, fosse il più possibile accogliente.
Dal 1989 è guidata dal presidente Tonino Meduri che vuole ricordare anche il grande apporto di due figure che oggi non ci sono più, Aldo Sofia e Gianni Novello. Il legame con la parrocchia che ha messo a disposizione strutture e locali che con il tempo sono stati ammodernati e riqualificati, tra i quali il campetto in erba sintetica, rappresenta uno dei punti di forza più significativi all’interno di un quartiere, quello di Sbarre, che negli ultimi anni, ha dovuto attraversare situazioni di degrado e momenti di difficoltà, complice anche un delicato problema di natura educativa.
Sulla scia di questa responsabile presa di coscienza nasce e si sviluppa l’impegno gratuito dei diversi operatori, diretto a rafforzare il legame tra attività sportiva ed educazione, promozione dei valori legati alla fede cristiana e quel senso civico che si rivela fondamentale per la costruzione di una società responsabile e matura. L’educazione, non sostituendo ma integrando il lavoro dei genitori, e la gratuità rappresentano due elementi essenziali di questo impegno a favore di ragazzi che hanno l’opportunità di divertirsi in un ambiente integro dove, oltre alla sana competizione, si insegnano il rispetto verso gli altri e il senso della comunità. Un’integrazione complessiva, capace di estendersi non soltanto ai ragazzi che vivono in condizioni di disagio sociale ma anche e soprattutto ai giovani che presentano problematiche di natura psicologica e fisica, i quali vengono messi nella condizione di confrontarsi ed essere coinvolti direttamente in una pratica sportiva inclusiva.
Attualmente la polisportiva può contare sulla presenza di una ventina di dirigenti a fronte di un numero di iscrizioni sempre abbastanza alto, sebbene negli ultimi tempi si sia registrato un calo provocato sia dalla tentazione di seguire associazioni sportive che rincorrono il successo e il business sia dai numerosi stimoli cui sono sottoposti i ragazzi di oggi, dall’utilizzo della tecnologia alla maggiore libertà di cui godono nello svolgimento di altre attività. Una prospettiva rifiutata dalla polisportiva Loreto che, diversamente, ha sempre voluto esaltare la spensieratezza e il gioco semplice e partecipativo, coniugandolo responsabilmente con una crescita psicologica e caratteriale che sia in grado di esaltare una visione eticamente alta della vita. In quest’ottica rientra quella che viene definita “la pastorale dello sport”, un esempio di attività catechistica svolta dal socio promotore Carmelo Giovine ogni quindici giorni all’interno dei locali della polisportiva per dare indicazioni e insegnamenti sul piano cristiano.
Le attività dell’associazione spaziano da impegni sportivi a impegni religiosi. Sul piano sportivo la polisportiva partecipa alle varie attività federative della Fgci e del Csi con tutto il settore giovanile, dai piccoli amici ai giovanissimi, passando per i pulcini, gli esordienti e giovanissimi, con lo scopo di consentire a tutti di scendere in campo e indossare una maglia, al di là del risultato. Si tratta di campionati su base locale oltre che raduni di volta in volta organizzati presso le strutture delle varie società o associazioni sportive. Sul piano religioso vengono promossi gli obiettivi e gli indirizzi della parrocchia attraverso la partecipazione a diversi eventi religiosi, come le Messe che inaugurano e concludono l’attività sportiva e quelle dedicate al Natale e alla Pasqua, in modo tale da coinvolgere direttamente i ragazzi, facendo vivere loro anche il momento religioso che caratterizza la polisportiva. Un’esperienza, quella della polisportiva Loreto, decisiva e di esempio che, nelle intenzioni di chi oggi la promuove con passione e dedizione dovrà proseguire anche in futuro con le stesse finalità, lasciando il testimone a una nuova generazione di laici mossi dalla stessa visione del legame che intercorre tra sport e fede.
Dopo l’incendio dell’auto nella notte tra domenica e lunedì, la comunità si unisce per ribadire il proprio sostegno a don Attisano.
L’arcivescovo Fortunato Morrone ha presieduto la celebrazione. Le parole del parroco don John Leula: «Un tempio per incontrare Dio e costruire fraternità».
Dal 26 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, rappresentazioni storiche, musica dal vivo e la partecipazione attiva di tutta la comunità.