
Gioia Tauro, «Il porto cresce ma la burocrazia frena gli investimenti»
Alla vigilia della visita del viceministro Rixi, il Sul Trasporti accende i riflettori sul futuro del mega porto del Mediterraneo.
Ventotto chilogrammi di cocaina purissima sono stati sequestrati nel porto di Gioia Tauro dagli uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane, con il coordinamento della Procura della Repubblica reggina. La sostanza stupefacente, del valore complessivo di 5 milioni e seicentomila euro, era suddivisa in 25 panetti contenuti in alcuni borsoni nascosti all'interno di un container con un carico di caffè proveniente da Puertocortes (Honduras) e diretto ad Istanbul (Turchia). La droga è stata individuata grazie al sistema di controlli e alle tecniche utilizzate dai finanzieri e dai funzionari dell'ufficio dell'Agenzia delle Dogane.
Alla vigilia della visita del viceministro Rixi, il Sul Trasporti accende i riflettori sul futuro del mega porto del Mediterraneo.
Crescita del traffico container, nuovi investimenti e sfide affrontate con successo per lo scalo calabrese.
Nei prossimi giorni ci sarà un’altra tappa per la definizione dell’iter di costituzione dell’impresa che si occuperebbe di fornire manodopera nei periodi di “picchi di lavoro”