Avvenire di Calabria

Un percorso che nasce dalla spiritualità neocatecumenale

PostCresima, il racconto di un viaggio straordinario ad Assisi

«È ancora vivissimo, in tutti noi, il ricordo del recente campo estivo»

Gaetana Covelli

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Si è concluso a fine luglio ad Assisi il campo estivo del "Post Cresima", l'esperienza nata all'interno delle parrocchie (su ispirazione di Kiko Arguello fondatore del Cammino Neocatecumenale) per aiutare i ragazzi dai 13 ai 18 anni nel momento più cruciale della loro crescita: l'adolescenza. «È ancora vivissimo, in tutti noi, il ricordo del recente campo estivo vissuto nella splendida cornice di Assisi – raccontano i coniugi Nucera – colmi di gratitudine». Continuano: «Sono stati 5 giorni intensissimi dove i circa 260 ragazzi (figliocci) accompagnati, oltre che dalle 26 coppie di educatori (padrini), dal parroco della parrocchia San Luca in Reggio Calabria, don Bruno Cipro, da don Francesco Farci e don Roberto Aparo, hanno potuto sperimentare la gioia dello stare insieme».

Le giornate sono state scandite da momenti di preghiera, dalla "scrutatio" della Parola di Dio, dalla celebrazione dei sacramenti, il tutto intrecciato con attività ludiche e di condivisione. Daniela Arcudi, una delle ragazze che ha partecipato al campo, racconta l’esperienza dell’itinerario annuale del postcresima vissuta dal di dentro: «Aspetti una settimana, sopportando tutto quello che può succedere in sette semplici giorni – dice Daniela - sapendo che venerdì potrai finalmente sfogarti con qualcuno che non ti giudica, e che starebbe ad ascoltarti tutto il tempo necessario. Poi arriva quel messaggio: “Questo venerdì ci vediamo in chiesa alle 18.30 per il post cresima’’ seguito da salti di gioia». «Ti ritrovi seduto ad un tavolo – continua la giovane adolescente - i padrini di fronte e 10 dei tuoi amici attorno. Ognuno di loro è presente solo perché il Signore in un modo o nell’altro lo ha portato lì, perché venisse ascoltato o perché ascoltasse te e per darti il consiglio migliore. Così inizi a parlare, consapevole che dopo aver finito non solo ti sentirai più libero, ma riuscirai ad affrontare i problemi con l’aiuto dei tuoi padrini». Un’esperienza che rafforza e fa crescere alla luce del confronto fraterno e della Parola di Dio, un percorso a volte faticoso, ma fecondo. «È così per tutti – afferma Daniela - non importa di cosa parli, non importa se scoppi a ridere o a piangere, non importa cosa ti affliggeva quando hai preso posto a quel tavolo, una volta alzato non c’è più o conosci il modo migliore di affrontarlo. Il Signore ti parla, attraverso i padrini, le esperienze dei tuoi amici, la Bibbia…ogni mezzo è buono per far sì che tu venerdì sia seduto a quel tavolo e trovi il modo di sentirti meglio, di tornare a casa più felice. Nessuno ti giudica per quello che provi o per quello che fai, vieni trattato da adulto e non da bambino, ti senti sempre e comunque a tuo agio. E qualsiasi cosa tu dica nella tua esperienza è top secret, nessuno al di fuori dei presenti la saprà. Pregare, parlare, confidarsi, ridere e scherzare unisce le persone. Ci si conosce meglio, ci si fida sempre di più e appena finito l’incontro non si vede l’ora che arrivi il prossimo». Poi arriva l’estate, un tempo di pausa, per fortuna segnato dall’appuntamento del cosiddetto “campo estivo” e i ragazzi colmi di entusiasmo partono alla volta di un luogo sacro.

Quest’anno ad Assisi – come racconta Daniela «il campo è stato qualcosa di spettacolare! Quattro giorni da trascorrere tutti insieme, ad ascoltare parole che ci indicano la strada migliore da seguire per rispettare la Volontà di Dio, occasioni di confessarsi, mille giochi diversi, squadre che si sfidano. È magico, abbiamo un sacco di occasioni per far pace con chi abbiamo litigato, per capire i nostri errori e per divertirci tutti insieme. Sono contenta di aver ascoltato quelle due ragazze meravigliose che mi hanno invitato a partecipare al post cresima, senza di esso non so davvero come starei adesso! Quei venerdì mi hanno salvato da una vita di sofferenze maggiori di quelle che sto passando adesso, e che nonostante tutto riesco a fronteggiare senza farmi schiacciare.

Articoli Correlati

Breaking News

Diocesi: Assisi, martedì 1° agosto il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino a Santa Maria degli Angeli per il “Perdono”

In occasione della solennità dell’indulgenza della Porziuncola la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino organizza, martedì 1° agosto, il “Perdono degli assisani”, antica tradizione che prevede il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino a Santa Maria degli Angeli. “Questo metterci fisicamente in cammino – sottolinea il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, […]