Diocesi: Savona, adorazione eucaristiche con le Figlie di Nostra Signora della Neve e i Frati minori cappuccini
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Gli utenti della Caritas di Roma sono perlopiù italiani tra i 35 e i 49 anni. La crescente richiesta di aiuto da parte dei romani in difficoltà economica ha generato una maggiore risposta da parte della Caritas diocesana. Nel 2022 la rete dei servizi e dei centri di ascolto ha visto 11.714 iscritti nel Sistema informativo sociale – Caritas, 3.617 per la prima volta. Nel 2021 gli iscritti erano 11.223. Un aumento dovuto all’arrivo, a partire da marzo 2022, di cittadini ucraini fuggiti dalla guerra (1.006 nel 2022 contro i 216 del 2021). Tra nuovi poveri e persone già sostenute, sono state oltre 25mila le persone prese in carico.
La richiesta di supporto passa anche dalla linea telefonica e dalla teleassistenza. Nel 2022 sono state gestite circa 10mila chiamate dai servizi diocesani e circa 7mila colloqui diretti. È quanto emerge dal VI Rapporto “La povertà a Roma: un punto di vista”, sul tema “Le città parallele”. Curato dall’area studi e comunicazione della Caritas diocesana di Roma, basato su dati aggiornati all’8 novembre scorso, è stato presentato questa mattina nella sala Ugo Poletti del Vicariato di Roma. È stata offerta assistenza domiciliare a: 257 persone con fragilità estrema (cosiddetto “barbonismo domestico”), 58 malati di Aids, 66 anziani soli e 30 seguiti in teleassistenza.
Nei centri sono state accolte persone di 123 nazionalità differenti ma il numero più consistente è quello degli italiani con 4.994 presenze (42,6% del totale), seguiti da ucraini (8,6%), romeni (8,3%), peruviani (6%) e nigeriani (3,7%). La classe di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 49 anni con il 34% delle presenze, seguita da quella 50-64 anni con il 30,8%, 18-34 anni 20% e dagli ultra-65enni con 15,2%, in particolare il 2,8% sono gli iscritti con oltre 80 anni. Il 64% vive in una casa in affitto o di proprietà o in comodato d’uso. Il restante 36% è invece in precarietà alloggiativa. Al primo posto tra le richieste c’è il sostegno alimentare che riguarda il 69,7% delle domande. Nel 13,8% dei casi l’intervento è consistito in un apposito incontro, nell’ascolto diretto della persona, al quale hanno fatto seguito diverse possibili modalità di aiuto: dall’accompagnamento per facilitare il disbrigo di pratiche legali e amministrative, allo stabilire un semplice rapporto di vicinanza.
Il 7,8% ha avuto bisogno di un aiuto economico per il pagamento di utenze, affitti, spese condominiali; il 2,5% di una guida per l’orientamento al lavoro, l’inserimento tirocinio formativo o curriculare, il colloquio di secondo livello; il 2,5% necessitava di farmaci. Nelle 3 mense sociali – Giovanni Paolo II a Colle Oppio, Gabriele Castiglion a Ostia e Don Luigi Di Liegro alla Stazione Termini – nel 2022 sono stati distribuiti 319.387 pasti e accolte 9.148 le persone, 4.092 delle quali per la prima volta, si legge nel rapporto che mette in risalto due aspetti: la presenza di 698 minori (il 7,6% del totale), soprattutto stranieri non accompagnati, e il crescente numero di stranieri, l’81% del totale. Gli italiani che hanno usufruito delle mense sociali sono stati 1.698, il 18,5% del totale. Da 15 anni a Roma sono attivi gli empori della solidarietà, cinque attualmente. In questo arco di tempo sono state rilasciate 11.469 tessere a nuclei familiari per sostenere complessivamente 39.229 persone, 18.285 dei quali minori.
La metà degli utenti (5.991 tessere, 51% del totale) sono italiani, il resto vede le tessere distribuite tra 98 nazionalità. Per quel che riguarda l’aspetto sanitario, quattro i servizi promossi dalla Caritas di Roma: poliambulatorio, servizio farmaceutico, centro odontoiatrico e servizio di psicoterapia “Ferite invisibili” per vittime di tortura. Nel 2022 sono state erogate 25.548 prestazioni sanitarie (+5% rispetto al 2021) a oltre 3.400 persone provenienti da 100 nazioni. 417 persone (55% italiani) sono state seguite presso il servizio Ostello della Caritas dove sono state effettuate 806 visite, 176 consulenze esterne e 276 tamponi. Il Centro odontoiatrico ha seguito 343 nuovi pazienti (+6,5%) di cui 19% comuni al poliambulatorio e 70 minori (24,5%).
Fonte: Agensir
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