Avvenire di Calabria

Il Santuario dedicato alla Madre, meta di tanti pellegrini

Preparazione alla festa della Madonna di Dipodi

Partono i quindici sabati dedicati a Maria

Redazione Web

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Sono iniziati ieri con la celebrazione presieduta dal vescovo Luigi Cantafora, i quindici sabati in preparazione alla festa della Madonna di Dipodi, come ogni anno celebrata al santuario diocesano di Dipodi nel giorno della solennità dell’Assunzione al Cielo di Maria, il 15 agosto. Tutti i sabati, fino al 15 agosto, ci si ritroverà al Santuario alle 7 per la recita del Santo Rosario e alle 7.30 la Santa Messa con la partecipazione dei parroci di diverse comunità parrocchiali della Diocesi.

Ripresa da alcuni anni dal rettore del santuario diocesano don Antonio Astorino, la devozione dei quindici sabati richiama ogni anno tanti fedeli soprattutto da Lamezia, Pianopoli, Feroleto, molti dei quali mantengono l’antica tradizione di giungere al santuario insieme a piedi. Un itinerario di preghiera e di spiritualità per prepararsi alla festa di agosto imitando Maria nella disponibilità a seguire Gesù, ad avere fiducia in Dio, ad amare il prossimo.

Il primo dei quindici sabati è stato il vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora a presiedere la Santa Messa. «La ricorrenza annuale dei quindi sabati – dichiara il rettore del Santuario di Dipodi Don Antonio Astorino - rinnova l’opportunità e la gioia di lasciarci accogliere nelle braccia materne della Madonna di Dipodi, perché ci aiuti - in questo tempo di grande prova personale, professionale, familiare e sociale - "a crescere - come ci insegna Papa Francesco - umanamente nella fede, ad essere liberi, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto». Quest'anno i sabati che porteranno alla festa del 15 agosto avranno come tema i titoli attribuiti alla Madonna nelle litanie lauretane. I diversi sacerdoti, a partire dal vescovo, aiuteranno a capire meglio la bellezza di Maria, che è madre nostra è dell'intera diocesi.

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