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Un volume che analizza l’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale
Il libro “La cattedrale di Gerace - L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale” di Attilio M. Spanò (Gangemi editore) è stato presentato al Museo Diocesano. Grande partecipazione per la presentazione della pubblicazione promossa dal Gal Terre Locridee.
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Un pubblico numeroso e attento ha seguito gli interventi del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, del sindaco ff di Gerace, Salvatore Galluzzo, del direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Locri-Gerace, Giuseppe Mantella. Al tavolo dei relatori con la direttrice del Museo e Parco Archeologico nazionale di Locri, Elena Trunfio, del professore di Storia dell’Arte Medievale della Sapienza di Roma, Pio Pistilli. E da remoto dell’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, del professore Emerito della Sapienza di Roma, Corrado Bozzoni. E del direttore del Museo Diocesano, Giacomo Oliva.
Tutti hanno elogiato il lavoro di ricerca, lungo e certosino, di Attilio Spanò, che conduce a una prospettiva nuova e interessante. Mettendo in relazione significativi momenti storici di epoche diverse. Rendendo visibili commistioni culturali e stratificazioni del tempo nella Cattedrale di Gerace.
Spanò ha poi illustrato il suo studio sul campo, guidando i presenti in un percorso nella Cattedrale, la cui struttura, sulla base delle sue analisi, rimanda al modello imperiale. Collegato alla figura di Ottone II di Sassonia, diffuso in Europa verso la fine del X secolo. Una lettura non convenzionale che indaga in maniera scientifica contesti socio-politici e culturali dell’epoca.
«Lo studio di Attilio Spanò, accurato, meticoloso, sulle origini della Cattedrale di Gerace propone una chiave di lettura nuova, senza precedenti. Ricca di fascino e di elementi storici molto significativi – ha detto il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì. La scelta del Gal di sostenere questo tipo di studi e di pubblicazioni traccia il solco per il nostro impegno futuro. In linea con l’indicazione dell’assessore regionale Gianluca Gallo che vede i Gal come vere e proprie agenzie di sviluppo, a trecentosessanta gradi. In particolare, continua così, tassello dopo tassello, la nostra azione per la composizione del grande mosaico che è emblema del progetto “Locride2025”. Nato dalla candidatura a capitale della cultura. Questo volume è perciò prezioso e ci offre una ricostruzione storica e artistica importante, che va a illuminare scenari nuovi sulla Cattedrale e sull’intero territorio».
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Il volume si avvale della prefazione di Corrado Bozzoni e dei contributi di Fabio Capri, Aleksandra Vlaovic e Immacolata Aversa. Con le presentazioni di Francesco Macrì, presidente Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, direttore Gal Terre Locridee, e Salvatore Galluzzo, sindaco ff di Gerace.
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